Instagram ci ruba l’italiano: riportiamolo in #vita – Ilenia Racconta


Sabato scorso ero dal parrucchiere e fra una piega e uno shatush guardavo una locandina appesa alla porta d’ingresso, diceva così “Hairstyle al top: le novità smart e hi-tech solo da Blue Hair Saloon” . Mi guardavo intorno e c’erano parole inglesi e straniere ovunque. Ma dov’è finita la bella lingua italiana? La sua pronuncia forte? I suoi suoni così marcati?

Un fenomeno così in linguistica, la disciplina che studia l’evoluzione, il funzionamento e la struttura di un linguaggio, viene chiamato “interferenza”, simile a quella telefonica. In pratica una lingua viene contagiata da un’altra più forte tanto da acquisire – tramite “prestiti”- alcune parole che vanno a sostutuire quelle della lingua primaria. Esempi? “Okay” per “va bene”, “like” per “mi piace”, “chic” per “carino” e così via. Ma fosse solo questione di termini così semplici e quotidiani. magari ci si abituerebbe anche ad usarli, ma questo processo sta avvenendo anche in ambiti più “seri”, come quello medico, politico o giornalistico.

Ma qual è la causa di tuttò ciò? E per quale motivo? La risposta semplice, a bruciapelo è “internet”. Naturalmente il web ha unito ogni parte del mondo, anche quella più piccola e insignificante più di aerei e treni ad alta velocità. Grazie ad Instagram, Twitter, Facebook e Youtube si può spiare un’intera nazione dall’altra parte del globo, si possono conoscere in tempo reale i fatti che stanno accadendo a migliaia di chilometri di distanza e si può comunicare come se quella persona stesse di fianco a te. Insomma, tutto è diventato piccolo e facile.

Ma quanto può giovare questo fenomeno? Gli italiani stanno perdendo il senso delle proprie tradizioni, della propria cultura. Vanno più di moda le traduzioni di opere straniere che i romanzi della nostra madrepatria. E’ più “cool” ascoltare musica americana che i Negramaro, Ligabue o Venditti. Ma non possiamo stare con le mani in mano: dobbiamo fare qualcosa per smuovere questa situazione di decadenza della cultura e della lingua italiana.                     A scuola dovrebbero insegnare ad amare la propria patria, a rispettarla ed ad apprendere il meglio che c’è nel mondo e farlo proprio, ma senza interferenze e sostutizioni. I giovani devono portare avanti l’onore della nostra cultura: impegnarsi a fare arte in stile “made in Italy”.. ehm.. “fatto in Italia”. Dobbiamo tornare alle belle vecchie locandine “Se vuoi una piega perfetta e una tinta lucente vieni da noi” e #love sostituiamolo con #amore… tanto i “seguaci” apprezzeranno lo stesso.