Botti di Capodanno: 500 feriti tra cui 54 a Napoli


La notte di Capodanno ha portato non solo festeggiamenti ma anche una grande quantità di feriti. Infatti si conta che sono circa 500 le persone rimaste ferite dopo aver sparato i botti e i fuochi d’artificio.

Nello specifico sono stati 454 i feriti lievi, 40 i feriti gravi con prognosi superiore ai 40 giorni e un solo morto. 127 sono i minori colpiti e 8 quelli feriti da arma da fuoco: tre in Campania, uno in Calabria, uno in Sicilia, uno in Sardegna, uno in Puglia e uno in Veneto.

Dai dati si nota che la Campania è la regione che ha il maggior numero di colpiti: Carmine Cannillo di 39 anni è stato raggiunto da una pallottola vagante mentre era giù al cortile con un amico per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Si è accasciato al suolo appena è stato colpito alla scapola sinistra e i soccorsi dell’ospedale di Frattamaggiore sono stati inutili. La polizia di Crispano, in provincia di Napoli, sta indagando riguardo l’accaduto.

A Pratola Serra, in provincia di Avellino, un dodicenne stava accendendo un petardo che si è rivelato difettoso e gli è scoppiato nella mano sinistra. E’ stato trasportato all’ospedale Moscati di Avellino dove gli si sono amputate le falangi del secondo e del terzo dito.

Una donna di 64 anni a Ponticelli, in provincia di Napoli,  è stata ferita di striscio alle ginocchia da un altro proiettile vagante. La donna stava guardando i fuochi d’artificio sul balcone di casa quando è stata colpita. E’ stata medicata all’ ospedale “Villa Betania” e la prognosi è di 10 giorni.

In tutto in Campania sono 54 i feriti, sforando di tre il numero dell’anno scorso.

Il motivo per cui nel Mezzogiorno ci sono più feriti delle altre regioni italiane è che molte persone comprano botti e fuochi d’artificio di contrabbando, non a norma, che quindi non sono sicuri nè controllati. Inoltre se ne fa un uso spropositato, permettendo anche a bambini e minori di accenderli e spararli.

I botti dovrebbero essere acquistati nelle pirotecniche, poiché non è solo una questione di festeggiamenti, ma è soprattutto questione di salute e di salvaguardia personale.