Craxi: criminale o perseguitato dalla giustizia?


A cura di Emilio D’Averio

Il 19 gennaio del 2000 moriva esule in Tunisia. Lo hanno fatto passare per un criminale ma era uno statista. Fu abbattuto da Mani Pulite: era rimasto l’unico a difendere l’autonomia della politica. Da allora la politica ha perso la libertà. Moriva in Tunisia il 19 Gennaio 2000, Bettino Craxi. Un tumore al rene curato male lo portò via, aveva meno di 70 anni. Non fu fatto nulla per salvarlo, non fu fatto niente dall’ Italia. Craxi, nato a Milano e morto esule in Tunisia. Non fu accettato in Francia e fu costretto a subire un’ operazione in Tunisia da un medico italiano dopo due mesi. Poteva essere salvato ma fu curato tardi.La sua vita interamente dedita al Partito: Segretario del Partito Socialista per quasi venti anni, tre volte presidente del Consiglio e tanti altri incarichi politici. In Italia aveva subito condanne penali per finanziamento illecito del suo partito e per aver percepito tangenti. Prima delle condanne si trasferì in Tunisia per evitare circa dieci anni di carcere. Non c’erano prove che lo accusassero di corruzione e infatti Bettino ha sempre respinto, senza successi, questa accusa. Mai furono trovate le prove. Si parla di tangenti di enorme valore ed è difficile, quasi impossibile, poterle nascondere. Ma nessuno sa nulla, ne la moglie ne i figli. E allora la domanda sorge spontanea, Craxi era un malfattore o un perseguitato dalla giustizia e vittima di una immane operazione giudiziaria? Craxi è stato uno degli uomini più importanti e potenti d’Italia, negli anni Ottanta, aveva goduto di grande prestigio internazionale. Si era scontrato e aveva dialogato con Reagan, col Vaticano, con Israele e i paesi Arabi, con Gorbaciov, con quasi tutti i leader internazionali. Con Tangentopoli termina l’autonomia politica, difesa a spada tratta proprio da Bettino. Oggi i leader politici sono solo “funzionari” della grande finanza, delle multinazionali, della magistratura. In Italia l’autonomia della politica è morta da tempo. I leader che hanno combattuto per garantire autonomia del sistema politico erano tutti morti negli anni Novanta; restava solo Craxi. E non è da escludere che fu scelto come bersaglio da abbattere.
Dopo 17 anni, Bettino, probabilmente “tornerà” in Italia. Il Sindaco Sala chiederà ai cittadini se intitolare una strada proprio all’ ex segretario del Partito Socialista Italiano. Se le cose fossero andate in modo diverso, probabilmente, oggi sarebbe ancora con noi.