Il Palermo ha “ucciso” il calcio


Durante il posticipo di serie A della 22a giornata, al San Paolo di Napoli, il pubblico ha assistito ad uno spettacolo a dir poco ignobile. La squadra di mister Sarri, come al solito, ha cercato di impostare la partita sulle verticalizzazioni e sul bel gioco.
Senza però fare i conti su due aspetti: il primo è che il Palermo nei primi cinque minuti trova l’unico tiro in porta e segna con Nestorovski, il secondo, invece, è che il neo allenatore rosanero, Lopez, dopo il vantaggio schiera la sua squadra con un modulo mai visto finora: il 10-0-0.
La tattica utilizzata per questo modulo è la seguente:gli avanti rosanero devono giocano per tutto il match dietro la linea della palla senza mai calciare verso la porta di Reina, Posavec dopo ogni rimessa dal fondo deve necessariamente perdere una trentina di secondi, e per finire ad ogni minimo contatto, i giocatori siciliani richiamano l’attenzione dei sanitari.
Una tattica, evidentemente, vincente. Il risultato di 1-1 tra una delle squadre più belle d’Europa e una squadra già retrocessa, in Italia viene considerato un risultato incredibile. Magari molti giornali titolano: “un grande Palermo ferma la corsa del Napoli”.
In realtà, in titolo più giusto per questa partita è un altro: “il Palermo ha ucciso lo sport più bello del mondo”. Un dato statistico che conferma questo titolo è che i palermitani non hanno effettuato più di tre passaggi di fila e il totale dei passaggi nell’arco dei 90′ è di 177 contro i 700 e passa d Napoli.
E le parole di Sarri nel post gara sono assolutamente giustificate e devono far riflettere: “Il prodotto serie A all’estero non verrà venduto con questo tipo di partite”. Ciò che ha detto il mister partenopeo è assolutamente vero, i tifosi amano il bel calcio e in giro per l’Europa non sono abituati a guardare questo tipo di partite,che solo in Italia vengono disputate. E c’è un’unica soluzione per far finire questo spettacolo indecente:un campionato a 18 squadre.
Con la speranza che le istituzioni della FIGC, attuino al più presto questa riforma di vitale importanza per tutto il sistema.