#primaglistabiesi, Coppola: “Prima chi? Qualche riflessione sui rifugiati a Stabia”


Domenica sono stato all’ incontro sulla questione migranti a Castellammare, promosso da Fratelli d’Italia. Al termine avrei voluto intervenire su quanto i relatori ed i presenti al dibattito hanno detto, ma purtroppo i tempi non lo hanno permesso. Si sono fatti tanti ragionamenti legittimi… ma forse si sono dette troppe idiozie! Poichè non mi pare il caso di lasciare senza una replica certe affermazioni che sono state fatte da più parti, preferisco scrivere un paio di informazioni che potrebbero essere utili a tutti coloro che hanno seguito il dibattito di domenica.

1) Distinzione importante: la parola “migrante” non è sinonimo di “profugo”, “rifugiato” o “richiedente asilo politico”. I migranti sono le persone che si spostano dal loro Paese d’origine per questioni di vario genere, tanto di carattere economico, quanto di carattere umanitario. “Profughi”, “rifugiati” o “richiedenti asilo” sono all’incirca sinonimi e corrispondono a categorie di persone che fuggono da guerre, persecuzioni o situazioni gravi in cui la loro incolumità è messa seriamente a repentaglio da terzi. Essi sono un sottogruppo dei migranti ed essenzialmente non si spostano per “fame”. Castellammare di Stabia si sta preparando ad accogliere appunto profughi, rifugiati o richiedenti asilo. Chiamarli generalmente migranti è fuorviante.Altra categoria a parte è rappresentata dai ROM. Essi non sono migranti ed addirittura sono cittadini dell’UE. Le problematiche ad essi legate non sono affatto assimilabili a quelle dei profughi.2)  Secondo un relatore, i profughi vanno aiutati a casa loro con investimenti nei loro Paesi di origine. Purtroppo non è così. Come ho detto, stiamo parlando di gente che scappa da disastri di natura bellica. Paesi come la Somalia o la Repubblica Centrafricana sono collassati ed in preda a guerre civili da anni e neanche delle missioni ONU sono state capaci di porvi rimedio. Recentemente, solo un intervento armato della Francia nello Stato del Mali ha scongiurato la distruzione di questo Paese. Purtroppo, come appunto ha dimostrato il caso del Mali, se proprio vi deve essere un aiuto europeo per i Paesi collassati, questo non può prescindere dalle nostre canne di fucile e sarebbe estremamente dispendioso in termini economici, di tempo e di uomini. Per avere un’idea della situazione in Africa, posto una carta geografica da un articolo di Limes,  la quale ben descrive le condizioni di precarietà che vivono troppi Paesi africani. Nell’articolo sono presenti altre carte molto esaustive.3) Secondo altri relatori o signori del pubblico, i profughi che verranno si troveranno presto a vendere merce contraffatta, come già molti fanno, o a mendicare, o addirittura a delinquere. Anche qua vanno fatte le dovute distinzioni. I venditori ambulanti che frequentano Castellammare non sono profughi. Si tratta di migranti venuti in Italia per questioni economiche. Per la maggior parte sono infatti originari del Sud-Est Asiatico o dell’Africa Occidentale (specialmente Senegal). Come si può vedere dalla carta che ho inserito, non stiamo parlando di aree di crisi umanitaria. E’ ad ogni modo vero che la polizia commerciale non è affatto sensibile alle continue segnalazioni fatte in merito alla vendita abulante merce contraffatta.4) Secondo il sindaco, l’UE non aiuta abbastanza. A dir la verità, vengono pubblicati spesso bandi europei dedicati all’imprenditorialità e all’autoimpiego per gli extracomunitari in genere. Utilizzare  tali fondi per sostenere l’integrazione ed evitare fenomeni di povertà, scongiurerebbe ogni dubbio relativo al punto 3.5) La coordinatrice di Gioventù Nazionale, Mariagrazia Esposito, dice che il Comune non ha dato una sede ad una sua associazione, la quale vorrebbe fare attività di aggregazione giovanile per le fasce più svantaggiate, ma intanto è stato trovato spazio per i richiedenti asilo. Secondo le parole del sindaco, al momento non è possibile, in periodo di dissesto finanziario, dare strutture a terzi senza richiedere un fitto. Mi si consenta una riflessione: il Forum dei Giovani ha una sede operativa presso il Palazzetto del Mare e cerca di tenerla aperta ed attiva quanto più possibile, ma naturalmente non la riusciamo ad impegnare più di un paio di giorni a settimana. Abbiamo però più volte ospitato altre associazioni che hanno svolto seminari ed altre attività con noi. Non sarebbe il caso di concentrarsi sul pieno sfruttamento di questa bella struttura, invece di montare polemiche? Invito Mariagrazia a scriverci e fare insieme un progetto di lungo periodo. Il Palazzetto del Mare è un grande bene sottoutilizzato. Facciamone qualcosa di più di una semplice sala conferenze.6) I comitati di quartiere denunciano che la periferia Nord della città è abbandonata dal sindaco e che le continue esondazioni del Sarno hanno oramai stancato la popolazione. Fossi nei comitati, andrei un po’ più nello specifico delle richieste. In merito al Sarno, è stato approvato da anni un progetto  di risanamento del fiume, pianificato appositamente per prevenire altre inondazioni. Il progetto ha registrato un ritardo di quasi due anni. Forse i comitati potrebbero chiedere conto di ciò non solo al sindaco (il quale ad ogni modo ha poche responsabilità, visto che si tratta di un progetto regionale), ma anche ai tanti che a Torre Annunziata si sono opposti all’ idea di creare dei canali che aiutassero il fiume a non straripare.7) Secondo esponenti dei comitati di quartiere, il Comune si occupa dei migranti e non pensa agli stabiesi bisognosi. Che il settore “politiche sociali” di Castellammare non sia un fiore all’occhiello della città, è vero ed innegabile. E’ anche vero che molti che potrebbero rivolgersi alle strutture comunali per ricevere assistenza ed orientamento per usufruire di alcuni sussidi non lo fanno. Avrebbe molto senso se i comitati di quartiere sensibilizzassero i cittadini delle rispettive aree a rivolgersi al P.U.A. (Porta Unica di Accesso) del Comune, piuttosto che sentirsi in una sorta di “guerra fra poveri” con i profughi.Vorrei infine ricordare una cosa sia ai buonisti che ai nazionalisti: l’accoglienza è una cosa seria. Credere che accogliere significhi far venire il rifugiato e lasciargli fare ciò  che vuole o abbandonarlo a se stesso, è da idioti. Chiunque fa “accoglienza” in questo modo è un criminale quanto quelli che vorrebbero sparare ai barconi.  Accogliere significa far conoscere la cultura della comunità ospitante e le sue regole, far rispettare quelle regole e dare una dignità all’ospitato. L’accoglienza è propedeutica all’integrazione, altrimenti non è accoglienza.

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 Dal Blog di Sergio Coppola: http://laversionedisergio.blogspot.it/2017/02/immigrazione-castellammare-un-po-di.html