De Laurentiis: “Al ritorno gioca la Primavera”


Silenzio, si parla: perché la rabbia implode anche oltre Oceano e quando Valeri fischia la fine, Aurelio De Laurentiis risponde alla propria coscienza, chiama Cristiano Giuntoli, lo spinge a parlare in tv con Reina, non prima d’aver provato faticosamente a metabolizzare quelle scene che restano e che lo spingono a pensare che forse è il caso, nella gara di ritorno, di «far giocare la Primavera». La notte è fatta per sognare o anche per restare inchiodati a quelle immagini che scorrono dinnanzi agli occhi, che distraggono ed inquietano un De Laurentiis serenamente arrabbiato per l’epilogo d’una partita divenuta improvvisamente strana e che riapre la ferita di quella battaglia con la Lega per le date che verrà riaperta. Per ora, però, c’è altro: c’è la tensione che si taglia a fetta e la voglia del Napoli di ribellarsi, anche platealmente, rinunciando alla sfida del 5 aprile, lasciando che a giocarsela siano i ragazzi: mancano trentaquattro giorni, si vedrà, ma intanto sul red carpet di Los Angeles scorre una decisione clamorosa, di rottura con il Palazzo ed il sistema.