PD in caos per le tessere comprate. Indagato l’ex tesoriere Renato Vardaro, Roma pronta ad annullare quelle pagate da terzi


Tessere comprate e candidati ignari di essere nelle liste per le comunali 2016. Un ulteriore scandalo si abbatte sul Partito Democratico napoletano. Mentre si parla delle tesseramento irregolare che ha coinvolto diversi “capobastone” nell’ acquistare tessere in vista del congresso nazionale, l’ex tesoriere dei Democratici di Sinistra Vardaro ha ricevuto un invito a comparire e sarà ascoltato lunedì prossimo dal PM Stefania Buda. Insomma il partito napoletano non vive un bel periodo. Ma i “problemi” non sono solo nel napoletano. A Castellammare di Stabia, sempre in provincia di Napoli, il tesseramento è stato sbloccato dopo che il partito ha scoperto che circa cento tessere sono state acquistate online utilizzando la stessa carta di credito. Comprate, secondo quanto emerge dai dati, da una sola persona e il regolamento non lo consente. Tesseramento sospeso anche a Bagnoli dove le tessere sono passate, in un anno, da 200 a 500. E forti segnali di “allarme” arrivano dai quartieri napoletani di Pianura (da 100 a 500 in un anno) e Pendino ma anche da Torre del Greco (800 tessere) e Pompei (400). Tutte online ed esplode il caso. Sarebbero oltre mille in Campania e un fascicolo è già nella sede romana del Pd dove saranno annullate tutte quelle pagate da terzi e, a quanto pare, ne saranno annullate molte.