Roghi ai monti lattari: guerra fra i clan per la produzione di marijuana


I monti Lattari sono lo scenario perfetto per roghi e incendi tipici di questo periodo. Tuttavia non si tratta di roghi dovuti al caldo, ma intenzionali, atto di piromani. Il motivo probabilmente sta nella coltura della marijuana che da tempo occupa illegalmente le pendici dei monti. A bruciare per 60 minuti è stato Monte Muto, in località Imbuto, che ha dato inizio alla stagione degli incendi. Questa località è difficile da raggiungere con i veicoli, perciò qualcuno che conosce bene la zona deve aver collaborato con alcuni clan per appiccare il fuoco. Infatti alcuni gruppi mafiosi sono in contrasto per appropriarsi di alcuni ettari di terreno per coltivare la “paesana”. Secondo gli esperti la terra bruciata permette una più facile fioritura delle piantine di cannabis, quindi i mafiosi attraverso gli incendi cercano di  accaparrarsi una più grande e fertile porzione di territorio, a discapito della natura e della montagna.  Il mistero dei roghi è diventata una vera e propria indagine per scoprire chi c’è dietro a questo danno ecologico così forte.