Castellammare, pulizia al fondale del porto, meglio tardi che mai: l’ultima operazione risale agli anni ‘90 (FOTOGALLERY)


Castellammare di Stabia. Sono trascorsi quasi trent’anni dall’ultima pulizia del fondale del Porto Commerciale della città. Nella mattinata di oggi si è svolta questa importante operazione di rimozione dei rifiuti dal fondale nei pressi della banchina e quindi non l’intera area marina. L’iniziativa, organizzata dalla Capitaneria di Porto di Castellammare con l’ausilio dell’ Autorità Portuale di Napoli, del Comune di Castellammare di Stabia, del Centro Sub Costiera Amalfitana e della Capitaneria di Porto di Napoli.

E’ stato ritrovato veramente di tutto dagli uomini che si sono immersi nelle acque stabiesi, il bilancio è altissimo: in meno di un’ora sono state prelevate almeno 12 biciclette, un triciclo, delle batterie, una vecchia barca e, addirittura, un tonno di circa 250 Kg. Un’operazione necessaria quanto fondamentale per la sicurezza della navigazione all’interno delle acque portuali, spesso minata proprio dai rifiuti sul fondo del mare. È capitato, in molte circostanze, di assistere alle difficoltà dei traghetti di attraccare al porto. Inoltre i rifiuti sul fondale creano problemi nel trovare il punto adatto per dare fondo all’ ancora, fondamentale per stabilizzare l’imbarcazione in manovra. In molte circostanze, le operazioni di ingresso e uscita dal porto sono durate decine di minuti a causa proprio di questi problemi. Il fenomeno dei rifiuti sui fondali è sia causa del comportamento scorretto dei cittadini ma anche delle istituzioni. Infatti l’autorità portuale non compie operazioni di drenaggio e pulizia del fondale dagli anni novanta, circa trent’anni quindi, e le conseguenze portano a questo. Bisogna, poi, capire perché al porto di Sorrento la pulizia, negli ultimi tre anni, sia stata fatta ben quattro volte e Castellammare abbia dovuto attendere decenni, eppure, quello della città delle acque, rappresenta uno dei porti più grandi della regione Campania.

 

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