Football Leader, un premio per pochi


Napoli è pronta ad essere, per i prossimi giorni, la capitale del calcio italiano. Infatti andrà in scena l’edizione 2017 del Football Leader. Un premio che nasce dall’ idea di proporre riconoscimenti alternativi, celebrativi di tutti i personaggi protagonisti nel mondo dello sport: non solo calciatori ma anche allenatori e dirigenti. Durante kermesse si parla di etica, educazione allo sport, cultura e socialità. Un’ occasione per sviluppare un dibattito serio sulla relazione che intercorre tra mondo dello sport, cultura e società. Questo evento è organizzato dalla “DGS Sport&Cultura”, un’ associazione no-profit di promozione di eventi sportivi e culturali che, però, riserva la partecipazione a pochi giornalisti appartenenti a “testate”  blasonate, come se il metro di valutazione del lavoro giornalistico è rappresentato dall’importanza della testata di appartenenza. A tagliare il nastro della manifestazione è stato l’interista Javier Zanetti che ha ricevuto il premio “Leader per sempre”, alla presenza in pompa magna del Primo Cittadino Luigi De Magistris.

Nei prossimi giorni toccherà ad Aurelio De Laurentiis, Cristiano Giuntoli e Leonardo Semplici. Al Presidente del Napoli Calcio andrà il “Financial Fair Play”. Per Aurelio De Laurentiis è la sua terza volta che riceve il titolo. Ecco la motivazione: “Al club e al massimo dirigente sportivo che si è particolarmente distinto nell’oculata, corretta, virtuosa e innovativa gestione economica di un club calcistico, coniugando importanti risultati sportivi con le esigenze di bilancio perfettamente rientranti nei parametri del vigente Fair Play Finanziario, con un progetto economico solido e lungimirante”. A Cristiano Giuntoli va, invece, il premio “Scouting Leader”. Questa è la motivazione: “Si è distinto negli anni per aver scoperto e lanciato giovani calciatori, contribuendo a costruire, per la SSC Napoli, una squadra che fa del gioco, dello spettacolo e della tecnica le sue virtù, grazie anche ai talenti acquistati negli ultimi due anni”. A Leonardo Semplici, invece, il premio “Leader Serie B” con la seguente motivazione: “Per aver guidato la Spal nello straordinario e storico ritorno in serie A dopo 49 anni, conferendo alla squadra una precisa identità tattica, un gioco spettacolare e una unità d’intenti, condivisa con la dirigenza e trasferita ai calciatori. Semplici ha dimostrato di essere un vero leader nel calcio”. Tutti i personaggi sopra elencati meritano questo tipo di riconoscimento ma sembra che la giuria abbia peccato di poca fantasia e di avere una visione non complessiva del mondo del calcio, probabilmente ignorando i tanti potenziali vincitori. Teniamo a citarne qualcuno. Salvatore Di Somma, nella categoria Dirigenti, che ha condotto il Benevento Calcio, promossa in B per la prima volta nella sua storia calcistica, verso la Serie A. Calciatori come Lorenzo Insigne, dimostratosi di essere “Leader in campo” durante questo campionato, e perché non Giuseppe Bruscolotti, primatista di presenze in tutte le competizioni con la maglia del Napoli.
Emilio D’Averio