I trent’anni di Lionel Messi, il mito calcistico dei nostri giorni


24 giugno 1987. Una delle date più significative della storia del calcio moderno. Trent’anni fa nacque Lionel Messi, il prodigio di Rosario.

In 13 anni di carriera è riuscito ad abbattere ogni record possibile con la maglia del suo Barcellona, risultando anche il miglior marcatore della Liga spagnola con 349 gol.

La sua storia inizia, però, non nel migliore dei modi. I problemi di crescita limitano molto le sue doti. Per sua fortuna il Barça crede nel suo talento, e curati i suoi limiti tutta la Spagna e l’Europa intera si inchinano ai suoi piedi.
Anche con la maglia dell’Argentina, pur non risultando decisivo per far alzare un trofeo alla sua selezione, batte il record di reti segnate, 58 all’attivo.

Oltre ai numeri generali, c’è una stagione in particolare che ha mostrato la grandezza di Messi al mondo intero. Era il campionato 2012/2013, e con 73 gol in una sola stagione, frantuma il precedente record di Gerd Müller di 67.

Numeri fantastici per un Alieno che ha scritto una delle pagine più belle della storia del calcio. Ma tutti i suoi record , oltre per la bravura dell’argentino, sono stati raggiunti anche per la competizione con il suo rivale di sempre, Cristiano Ronaldo. E siccome le loro carriere stanno per giungere al termine, non resta che godere delle loro prodezze in campo.

E non bisogna paragonarlo nemmeno a Diego Armando Maradona, suo connazionale. Le epoche sono troppo diverse tra di loro, ed entrambi sono riusciti a regalare, seppur a modo loro, grandissime emozioni.

Dopo tutti gli elogi, oltre che gli auguri, a Lionel Messi bisogna soltanto dire grazie per le emozioni regalate in questi anni, con la speranza di assistere ancora per tanti anni alle sue giocate, perché come non nascerà un nuovo Pelé o un Maradona, neanche un nuovo Lionel Messi calcherà più un campo di gioco.