Lascia Grassadonia, in panchina Matrecano. L’ex capitano De Sanzo sarà il vice


Riavvolgendo il nastro dei ricordi a poche settimane fa, si ritrova la Paganese al tavolo delle “big” pronta a giocarsi alla pari il primo atto di una corsa ad ostacoli scorgendo in lontananza la Serie B. Un traguardo impensabile nell’estate del 2016, con il club di Via Filettine riammesso in extremis dal TAR e costretto a costruire in tempi strettissimi un organico competitivo senza la possibilità di svolgere il consueto ritiro pre-campionato.
Un avvio di stagione in sordina, con 22 punti al giro di boa che non costituiscono un margine rassicurante per evitare di restare invischiati nelle sabbie mobili dei play-out. Sembra un campionato indirizzato verso una salvezza sofferta, anche in virtù del mercato invernale che vede la defenestrazione di calibri pesanti quali Camilleri, Silvestri, Iunco e soprattutto capitan Ciccio Deli, rimpiazzati da giovani talenti con tanta voglia di mettersi in mostra consacrandosi nel calcio professionistico. L’età media si abbassa drasticamente raggiungendo quota 24,1, in un rapporto però inversamente proporzionale ai risultati, che vedono l’onda verde azzurrostellata scalare posizioni in classifica, alzando costantemente l’asticella senza mai soffrire di vertigini. Il patron Raffele Trapani predica fiducia, consapevole delle qualità tecniche dei calciatori giunti al “Torre” e lo scetticismo iniziale è subito vinto da una seconda parte di stagione da favola. La Paganese guidata da Reginaldo e dal talento multiuso di Firenze viaggia a lungo sulla stessa lunghezza d’onda della capolista Foggia, guadagnandosi il Cosenza per un sogno Cadetteria spazzato via da Mungo 3 giri di lancette dopo la clamorosa occasione sprecata da Mauri a tu per tu con Perina.

A fine stagione le strade di Grassadonia e della Paganese si separano al termine di un matrimonio che ha vissuto due parentesi importanti: dal 2011 al 2013 con la conquista della Prima Divisione dopo i play-off vinti sbarazzandosi in finale del Chieti e dal 2015 al 2017 con un 9° posto ed uno storica qualificazione alla post-season per i Cadetti. Grassadonia saluta con profondo dispiacere, voglioso di confrontarsi con proposte provenienti da categoria superiore, ma il patron Trapani non si lascia cogliere impreparato ed affida la prestigiosa panchina azzurrostellata all’ex calciatore del Napoli Salvatore Matrecano. Una scelta ben ponderata, che segue un filo conduttore rivolto verso una politica di valorizzazione dei giovani con un occhio di riguardo verso il florido settore giovanile azzurrostellato. Vivaio florido che proprio il tecnico napoletano ha saputo plasmare guidando la squadra Berretti verso un risultato storico. Dopo aver infatti chiuso il proprio girone al terzo posto alle spalle di Juve Stabia e Catania, la Berretti paganese ha staccato per la prima volta in assoluto il pass per i play-off uscendo nel girone di qualificazione ai quarti di finale con il roboante successo sul Lecce per 3-0 vanificato dal blitz del Catania in Salento. Nel palmares di Matrecano va annoverato il Campionato Berretti vinto nel 2007 alla guida del Perugia, e le esperienze in prima squadra con gli stessi grifoni e poi alla guida di Pontevecchio e Foligno.
Ma la Paganese è anche storia e senso di appartenenza, e la scelta per il ruolo di secondo è caduta su Fabio “Kazzimma” De Sanzo. Una gioia immensa per la piazza liguorina, che ritrova tra le propria fila un idolo incontrastato per grinta e voglia di lottare su ogni pallone come fosse l’ultimo di una partita da dentro o fuori. Il difensore calabrese si erge a protagonista dei successi recenti a tinte azzurrostellate: nel 2005 la Paganese stravince il girone H di Serie D, facendo “doblete” con lo Scudetto Dilettanti superando il Varese in semifinale e poi la Fortis Spoleto nell’ultimo atto grazie a una doppietta di Romano. L’anno successivo è invece quello del ritorno tra i professionisti atteso ben 19 anni. Il gruppo passa da mister Giacomarro (accasatosi a Siracusa) a Palumbo, e la stagione regolare vede gli azzurrostellati piazzarsi al 4° posto a 5 lunghezze dalla capolista Foligno: i play-off per la C2 sono entusiasmanti con la Paganese che ribalta il fattore campo a sfavore con la Spal (1-0 e 1-1) per guadagnarsi la finale contro la Reggiana. Il pubblico del Marcello Torre è chiamato a spingere oltre l’inverosimile per ribaltare lo 0-1 della gara di andata, e prima Izzo pareggia i conti al 93’ con una sassata da distanza ravvicinata, poi completa la rimonta con Ibekwe in avvio di extra-time davanti a più di 7.000 spettatori in un tripudio incredibile di suoni e colori. Dal campo alla panchina il passo è breve, e dopo l’esperienza nel settore giovanile con l’Academy Castrovillari condotta sempre ai play-off nelle categorie di competenza, passa alla guida dello Young Boys Cassano in Prima Categoria. Esperienza subito vincente in riva all’Eiano, con la squadra che dopo 5 anni di fila nel 3° campionato dilettantistico regionale riesce a compiere il grande salto in Promozione vincendo la concorrenza del Città di Rossano (battuto in entrambi gli scontri diretti) in un testa a testa che sul lungo termine ha premiato la compagine di Fabio De Sanzo. Kazzimma (così come soprannominato a Pagani) ha sempre dichiarato di aver lasciato un pezzo di cuore nella città liguorina conservando il sogno di tornare, e non solo da tifoso. Certi amori ritornano anche a distanza di decenni, e De Sanzo affiancherà per i prossimi 3 anni Salvatore Matrecano alla guida tecnica degli azzurrostellati.

Giovanni Minieri