Vacca a onlinemagazine.it: “L’unione di noi ragazzi è stata un’ arma fondamentale. Vincere a Foggia non è e non sarà come vincere da un’ altra parte”


Una stagione maestosa per il Foggia, culminata con la promozione in serie cadetta. Un obiettivo stagionale tanto desiderato e sfiorato già lo scorso anno. Dopo un’ estate travagliata, segnata dall’ addio del tecnico De Zerbi, la società ha saputo rialzare la china affidando la guida tecnica a Giovanni Stroppa, arrivato in città tra lo scetticismo dei tifosi. Un girone per nulla facile quello del Sud Italia: Foggia insieme a Lecce, Juve Stabia e Matera, hanno dato vita ad una bagarre avvincente per la prima posizione, fatta da continui sorpassi e contro sorpassi. La partita della svolta è stata senza dubbio la vittoria allo Zaccheria contro il Lecce, liquidato con un netto 3-0 portandosi a +4 dai giallorossi. Da lì il Foggia ha davvero capito che il sogno era alla portata. Uno degli uomini che hanno contribuito alla promozione dei Satanelli è stato Antonio Vacca che, intercettato dalla nostra corrispondente Rebecca Zichella, ha parlato della stagione appena terminata, della finale con il Pisa l’anno scorso, della società e della città di Foggia. Ecco le sue parole:

Avete trionfato quest’anno nel girone più difficile della Lega Pro. Qual è stato il segreto del Foggia?

“Come ho sempre detto, il segreto del Foggia è stato lo spogliatoio. L’unione e la coesione di noi ragazzi è stata un’ arma fondamentale per vincere questo campionato.”

In maglia rossonera hai vissuto due momenti chiave. La sconfitta contro il Pisa in finale play-off e la festa promozione di quest’anno. Ci descrivi la differenza emotiva tra i due eventi?

“Sulla finale con il Pisa sappiamo tutti come è finita. Siamo rimasti un po’ tutti delusi per la mancata vittoria, quella di quest’anno è stata un’ emozione unica. E’ stata una gioia che aspettavamo da tanto e soprattutto per i foggiani che aspettavano da diciannove anni. Per cui aver vinto qui a Foggia non è e non sarà come vincere da un’ altra parte.”

Il tuo ruolo è quello di regista davanti alla difesa. Ma oltre a saper gestire bene i tempi di gioco sei anche un ottimo recupera-palloni, come ti vedresti da mezzala?

“Anche nella passata stagione ho ricoperto il ruolo di mezz’ala. Il recupera-palloni è da poco che lo faccio. Prima pensavo più a giocare con la palla, adesso gioco anche un po’ stretto, cercando di rincorrere gli avversari e contrastarli.”

A Foggia ti sei ambientato sin da subito. Cosa ne pensi della società Foggia e della città?

“Della società penso che sia una delle società più solide, tra serie B e Lega Pro. Nella città di Foggia sono stato accolto benissimo, mi sono ambientato sin da subito anche perché non è così tanto diversa da Napoli. Mi trovo bene, mi sento a casa. “

In un futuro prossimo ti vedresti con un’altra maglia? Ti senti pronto per il grande salto in serie A?

“Non lo so. Al momento non mi vedo con un’ altra maglia, ho ancora un contratto con il Foggia e penso di rispettarlo. Poi se sono pronto per il grande salto lo si vedrà da come andrà questa stagione in Serie B: se dimostro di essere da Serie A, vedremo.”

Chi vedi come favorita nei playoffs in corso? Nel turno precedente la Reggiana, squadra nella quale hai giocato due anni fa, ha passato il turno ai danni della Juve Stabia. Cosa ne pensi?

“La Reggiana era stata costruita sin dall’ inizio per arrivare ai vertici del proprio girone, la vedo anche ad una delle favorite insieme al Lecce. Credo che Reggiana e Alessandria siano le favorite.”

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