Nati oggi… Marcel Duchamp


Il 28 luglio 1887 nasce a Blainville l’artista Marcel Duchamp, personaggio irrequieto e rivoluzionario. Le sue prime opere risentono dell’influenza di Cézanne e Matisse. Condivise lo spirito innovativo del Cubismo e Futurismo, infatti realizzò opere in cui sono evidenti la scomposizione delle forme attraverso la geometria, e il concetto di dinamismo.  Duchamp lavorò soprattutto tra Parigi e New York, mostrando l’adesione allo stile Dada, nato in Svizzera nel 1916. Il suo contributo al Dada è dato dai cosiddetti “Ready-made”, letteralmente ‘’prefabbricato’’ o ‘’pronto all’uso’’. Secondo la mentalità di questo nuovo stile, tutti possono essere artisti e ogni oggetto, se tolto dal contesto in cui si è soliti vederlo, può diventare arte. Dada è tutto e niente, è l’arte e la negazione dell’arte. Duchamp crede che l’arte sia non più fare, ma scegliere: è un lavoro dell’intelletto. L’oggetto diventa arte nel momento in cui l’artista decide di esporlo in una mostra. Tra i suoi Ready-made ricordiamo Ruota di bicicletta, Fontana e L.H.O.O.Q.

 

Ruota di bicicletta. Realizzata nel 1913 è uno dei primi esempi di Ready-made. In quest’opera due oggetti che appartengono a due mondi diversi (uno sgabello ed una ruota di bicicletta) vengono assemblati, diventando arte. L’opera in questione può essere considerata arte non tanto per l’aspetto estetico, ma per il concetto che vuole emanare: l’arte sta cambiando e non è più un lavoro pratico, ma un lavoro d’intelletto.Fontana. Realizzato nel 1916, non è altro che un orinatoio rovesciato. Duchamp ha creato un nuovo modo di pensare l’oggetto, decontestualizzandolo, pensando cioè all’oggetto non più in un bagno pubblico maschile, ma in una mostra: diventa arte. Duchamp scelse di presentarlo ad una mostra in cui si difendeva la libertà espressiva dell’artista. L’originale dell’opera è andata perduta durante un trasloco: scambiato per quello che in realtà è sempre stato, ovvero un orinatoio, è stato buttato via. Duchamp decise di firmare l’oggetto con lo pseudonimo “R.Mutt, 1917”. E’ simpatico notare come alcuni collezionisti riconoscano, all’interno di Fontana, un grembo materno o, addirittura, la sagoma della Madonna se visto frontalmente: anche pronunciando R.Mutt è evidente il riferimento alla parola tedesca “mutter”, che significa, appunto, “mamma”.

L.H.O.O.Q. Nel 1919 Duchamp decide di prendere una riproduzione della Gioconda di Leonardo e disegnarle con la penna baffi e pizzetto, aggiungendo al di sotto dell’immagine le lettere L.H.O.O.Q. che, se pronunciate con accento francese e tradotte in italiano, formano la frase ‘’lei ha caldo al sedere’’. Anche se può sembrare uno sfregio al capolavoro di Leonardo, o un gesto di offesa, non è così. Duchamp ha voluto mettere in ridicolo tutti quei falsi estimatori della bellezza della Monna Lisa, da secoli considerata una bella donna da tutti, e anche da persone che, pur non condividendo tale teoria, decidevano di uniformarsi alla massa.

Emilia Ammendola