Pimonte, l’ultimo saluto a Gennaro: “Ciao Gigante di bontà”


Pimonte. Un’ intera comunità in lutto ha salutato Gennaro la cui vita è stata spezzata da un’ aneurisma celebrale. Quest’oggi, alla chiesa delle “Franche” di Pimonte c’erano non solo gli amici ed i parenti ma istituzioni, docenti, insomma un’ intera comunità che si è stretta intorno alla famiglia in questo momento tragico. La celebrazione è stata presieduta dal Parroco Don Vincenzo Donnarumma che ha ricordato Gennaro come un ragazzo pieno di vita. Conosceva bene il giovane che abitava proprio a pochi passi dalla piccola chiesa che, gremita,  l’ha salutato. Sull’ altare anche il diacono Maurizio Longobardi che ha speso alcune parole per Gennaro definendolo “Gigante di bontà” . “Una volta gli ho detto – afferma don Maurizio – che era molto simile a un personaggio di una pubblicità dei cioccolatini Ferrero che io stesso amavo da bambino: c’era un cattivo Jo Condor che disturbava la vita della Valle Felice, distruggendo cose amate da tutti gli abitanti. Alla fine i bambini chiedono aiuto al Gigante cantando “Gigante, pensaci tu!”. Interviene allora il Gigante Amico che riporta la pace. È su di te che facciamo affidamento – conclude – adesso Gennà mettici la mano tua, dona pace al nostro cuore inquieto.”

Intanto l’autopsia svolta in mattinata dal dottor Sergio Infante aveva stabilito che è stato un aneurisma la causa della morte. E’ probabile che vi fosse forse una lieve malformazione aortica. Gli esiti dell’esame autoptico saranno consegnati al sostituto procuratore Andreana Ambrosino della Procura di Torre Annunziata che indaga sul caso. Non ci sono indagati al momento ma il PM valuterebbe la posizione di 2 medici e 4 infermieri. La priorità dell’indagine è capire se sulle condizioni del 16enne abbia pesato la dieta prescritta da una nutrizionista della zona, che gli aveva fatto perdere 30 chili in pochi mesi. Infatti recentemente il ragazzo aveva anche subito un malore, con tanto di ricovero al pronto soccorso e non ultimo il vaccino anti meningite somministrato poche ore prima della morte. Tutte ipotesi su cui farà luce la magistratura.

Emilio D’Averio

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