Real Madrid | Contratto fino al 2023 per Theo Hernández, erede di Marcelo. “Un sogno vestire la maglia del miglior club al mondo”


Non si ferma il Real Madrid, che dopo aver conquistato il 33° titolo nazionale ed alzato al cielo di Cardiff la Champions League per la 12° volta nella propria storia ultracentenaria, prosegue in una campagna di rafforzamento mirata verso i giovani di qualità. Florentino Perez sta puntellando la difesa regalando a Zinedine Zidane un muro imperforabile per qualsiasi avversario: dopo il difensore centrale Jesús Vallejo, firma un altro ’97 di sicuro avvenire. Si tratta dell’erede designato di Marcelo, e 25° calciatore ad attraversare il Manzanares passando dalla sponda colchonera a quella merengue, 4 anni dopo Jorge Pulido, passato per il Bernabeu senza lasciare alcuna traccia di sé.
Theo Hernández vestirà la maglia numero 15, lasciata libera dal trasferimento di Fabio Coentrao allo Sporting Lisbona. Un numero a cui il terzino sinistro è già affezionato, avendolo portato durante i 38 incontri disputati con la maglia dell’Alavés tra Campionato e Coppa del Re, nelle quali è andato a segno in 2 occasioni (Athletic in campionato e Barcellona per la rete del momentaneo 1-1 nella finale secca disputata al Vicente Calderón) servendo ben 4 assist vincenti.
Il calciatore francese ha firmato un contratto che lo legherà al Real Madrid per le prossime 6 stagioni (fino al 2023), con i blancos che han versato nelle casse dei cugini dell’Atletico un importo pari a 28 milioni + altri 2 di bonus per obiettivi facilmente raggiungibili. In poche parole, ben 6 milioni in più rispetto alla clausola di rescissione fissata in 24 milioni.
Theo Hernández si è concesso ai circa 5.000 tifosi accorsi nell’impianto madridista visibilmente emozionato, prima di viaggiare in direzione Los Angeles con il resto della squadra, eccezion fatta per i nazionali Under 21 (Vallejo, Ceballos, Llorente, Asensio e Mayoral) che si aggregheranno il 21 luglio e per Cristiano Ronaldo che invece non prenderà parte alla tournee a stelle e strisce.

Quali sono le tue impressioni in merito all’accoglienza della tua nuova tifoseria?

“Sono felicissimo di poter far parte del miglior club al mondo e condividere lo spogliatoio con i più forti calciatori del mondo. Ringrazio la tifoseria per tutto il sostegno che mi sta dando in questi giorni”

Hai già parlato con Zidane?

“Ho visto Zidane e mi augurato buona fortuna. Mi ha detto che si sarà poi tempo per parlare con calma”.

Sei sempre stato tifoso del Real Madrid?

“Il primo obiettivo quando inizi a dare i primi calci ad un pallone è quello di raggiungere la Prima Divisione. Sono giunto all’Atletico Madrid e tutti si son sempre comportati alla grande con me. Ora sono qui, nella squadra più forte del mondo e con compagni di altissima caratura internazionale”.

Come credi di essere accolto dai tifosi dell’Ateltico?

“Vivo soltanto il presente: ciò che deve accadere, accadrà”.

Hai ricevuto pressioni affinchè non firmassi per il Real Madrid?

“C’erano tante squadre che mi volevano, ma la migliore opzione era quella di scegliere il Real Madrid per continuare a crescere. Non ho ricevuto alcuna pressione e non mi è costato nulla dire di sì al miglior club del mondo. Sono al Real Madrid perché ho semplicemente voluto a tutti i costi questa maglia”.

Ti senti in grado di essere titolare? Come valuti la competizione che si creerà con Marcelo?

“Marcelo è il miglior terzino del mondo. Cercherò di seguire le sue orme ed iniziare man mano a giocare qualche partita. Voglio stare bene a livello fisico, e spero che Marcelo possa aiutarmi a migliorare costantemente. Ho grande fiducia in me stesso, ma in questo momento devo soltanto pensare ad allenarmi duramente e carpire i segreti della classe straordinaria di Marcelo”.

Qual è il tuo calciatore di riferimento all’interno dello spogliatoio del Real Madrid?

“Tutti rappresentano per me un punto di riferimento. Ogni calciatore di questa squadra stellare può darmi qualcosa, anche allenandomi soltanto al loro fianco”

Che effetto farà trovarti nuovamente di fronte tuo fratello? (Lucas Hernández, difensore centrale dell’Atletivo Madrid, ndr)

“Sarà tutto assolutamente normale, di certo non una guerra”.