Interventi a rilento, mancanza di coordinamento, mezzi insufficienti: giornata infernale sul Faito mentre la montagna continua a bruciare. A rischio anche le abitazioni


Un deserto nero. E’ questa l’immagine del Faito di oggi. I roghi delle settimane scorse hanno distrutto un’oasi verde. La montagna continua a bruciare e questa volta è toccato al Molare. Ciò che brucia principalmente è il sottobosco e le sterpaglie che creano così un vero e proprio manto di fuoco difficile da spegnere definitivamente, soprattutto se si opera con i mezzi aerei. Quella di oggi è stata una giornata infernale per gli uomini impiegati per lo spegnimento delle fiamme. Sono più di cinquanta gli operatori che stanno lavorando sui Monti Lattari ma ciò non è bastato a domare il fuoco in poche ore. Così la situazione con il passare del tempo è precipitata. Secondo alcuni volontari il peggiorare degli eventi poteva essere evitato, impiegando mezzi più idonei. Infatti quest’oggi sono stati utilizzati un canadair della Protezione Civile ed un elicottero della Regione Campania con apposita benna (contenitore nda) la cui capienza supera poco più i 400 litri. Per i volontari, invece, questo tipo di mezzo non era adatto alla circostanza e il suo utilizzo, seppur importante, non era di grande aiuto. La loro richiesta era quella di far affiancare, al canadair in azione, un elicottero chiamato “Erickson” che, secondo la scheda tecnica, può trasportare fino a 10mila litri di acqua ed è in dotazione al corpo forestale dello Stato. Invece per tutto il pomeriggio sono stati utilizzati solo l’elicottero con benna e il canadair.  Intanto è calata la notte e resta alto il rischio che le fiamme raggiungano i centri abitati.

 

“Siamo preoccupati che le fiamme possano giungere ai centri abitati – dichiara il presidente dell’Ente Parco Tristano Dello Joio – e, al fine di mettere in piedi una azione di contrasto da terra più efficace, ho organizzato un gruppo coordinato di uomini unitamente al presidente della Comunità Montana e sindaco di Scala Luigi Manzi e al suo dirigente Giuseppe Coppola, al responsabile della Protezione Civile di Pimonte Andrea Iovine e al presidente dell’AVF, Associazione Volontari del Faito Aldo Buonocore”.
Emilio D’Averio

Ecco alcune immagini scattate oggi pomeriggio

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