Termina il Faito Doc Festival, gli organizzatori:‘’Guardiamo con entusiasmo alla prossima edizione’’ (I VINCITORI)


Castellammare di Stabia.  Si è conclusa tra gli applausi la decima edizione del Faito Doc che ha raggiunto anche l’obiettivo fissato del crowfunding Dieci anni di Faito Doc e un’edizione che resterà a lungo nei ricordi dei partecipanti. ‘’ Siamo molto soddisfatti – commentano gli organizzatori del Festival ‘’ diretto da Turi Finocchiaro e Nathalie Rossetti con il coordinamento di Marika De Rosa. ‘’ Dieci anni di Faito doc – spiega Marika De Rosa- vuol dire :220 film in concorso,  150 film fuori concorso, 3000 film iscritti al Bando , 40 Paesi rappresentati in selezione della Unione Europea , oltre 20 Paesi Extra Europei 70 giorni di animazione territoriale,  20 concerti, 20 mostre di pittura o fotografiche, 20 appuntamenti tra passeggiate naturalistiche, visite guidate e performance artistiche, 20 workshop e laboratori per ragazzi’’. Un festival cresciuto nel tempo e che anche quest’anno ha fatto grandi numeri. ‘’Adesso guardiamo con entusiasmo alla prossima edizione’’.  Ecco i premiati della decima edizione con le motivazioni

PREMIO AL MIGLIOR LUNGO

Quando si mettono insieme tutti i colori dell’arcobaleno si ottiene un punto dove il cielo e la terra s’incontrano come realtà e immaginazione per formare un bell’orizzonte che contiene tutti gli esseri umani e lo spettro dei loro colori, il nostro regista conosce questi segreti e ce li svela in questo film.

BEST: CASTRO

di PAOLO CIVATI

PREMIO OTTICA SACCO

Perché il film affronta con una struttura narrativa originale, in cui la forma documentaria si arricchisce di stimoli di finzione di vita di una comunità contadina resistente della montagna portoghese, dando uno spessore formidabile tanto ai personaggi quanto ai tempi e agli spazi dell’esistenza.

PREMIO OTTICA SACCO:

VOLTA  A’ TERRA

di JOAO PEDRO PLACIDO

MENZIONE SPECIALE

Per la delicatezza e il coraggio di raccontare una storia drammatica che tocca l’autrice da vicino,

rendendo la storia di Vivian universale e capace di toccare le corde più profonde di tutti noi.

La scelta di immagini evocative e poetiche unite alle immagini familiari di Vivian ci permettono di entrare sempre più nel mondo complesso di questa giovane e in generale della gioventù contemporanea.

Apre alla regista la porta ad un nuovo orizzonte più luminoso.

MENZIONE SPECIALE:

Vivian Vivian

di Ingrid Kamerling

PREMIO AL MIGLIOR CORTO

Il film porta in sè tutti gli orizzonti, che rappresentano il tema di questa edizione.

Un film che si sviluppa sull’infanzia, sulle sue tragedie, ma anche sulle sue gioie e speranze.

Un orizzonte aperto alla promessa di una amicizia, di un conforto che giunge da un altra persona, da un animale. L’orizzonte della giustizia dello sguardo del regista, aperto sullo sguardo del mondo e presto pronto ad incrociare altri sguardi.

BEST SHORT: ANGELIKA

di Leopold Legrand

Menzione speciale:

KOROPA di Laura Henno

La Giuria ha voluto segnalare questo film perché è un puro gesto cinematografico. Gesto di cinema, perché il cinema è il gesto di chi filma e il gesto di chi è filmato e questo film li condensa entrambi in pochi minuti, affrontando con una straordinaria densità di suoni e immagini, una questione drammatica come quella dell’immigrazione clandestina.