Dalla ‘Lega Pro’ alla ‘Serie C’ ma il pallone è sempre lo stesso


Il calcio è diventato, da circa un decennio, una questione non solo più legata ai risultati sul campo ma anche per quanto riguarda vicende legata al business e al marketing.
Uno degli aspetti, ormai diventati fondamentali in questo mondo, è l’estetica del protagonista sul rettangolo verde: il pallone. Ogni anno, Nike, Adidas, Puma o Kappa, propongono delle sfere sempre più colorate, ed ogni campionato ha il proprio persalizzato. E tutto ciò accade in Europa, in America, in Asia.
La scelta di utilizzare un pallone fluo rispetto al classico pallone bianco e nero è puramente di marketing. Tanti sono infatti i ragazzini che hanno nelle proprie case il nuovo Nike Ordem V, il pallone proposto per i campionati di Serie A, Liga, Premier League e Bundesliga per la stagione 2017/2018. E a giovare di questi introiti sono sia le leghe professionistiche sia la Nike di turno.
Tutto ciò sta a significare che anche un oggetto semplice, quanto essenziale, come il pallone, può fare le fortune di una Lega. Quest’anno, però, in Italia tra le tre leghe professionistiche solo una ha proposto la stessa sfera utilizzata nella scorsa stagione: la Lega C.
Di sicuro non è il problema principale, visti i disagi legati alle iscrizioni delle squadre al campionato o ai vari fallimenti delle società durante l’estate, ma di sicuro questo è un dato evidente di come ci sia una scarsa capacità di agire da parte dei vertici, sotto tutti i punti di vista.
E la speranza dei tantissimi tifosi di squadre di Serie C è quella di un cambiamento totale, a partire anche da queste scelte minori, come l’aspetto estetico del pallone da utilizzare durante l’arco di tutto il campionato. L’unica modifica rispetto alla passata annata è legata alla data, non più 2016/2017 ma 2017/2018 (fortunatamente). Per il resto tutto uguale: anche il logo, è ancora quello della Lega Pro e non della Lega C, ovvero il nuovo nome del campionato.
Un’occasione persa per tutto il movimento del terzo campionato più importante d’Italia, soprattutto perchè fino a qualche tempo fa era lo stesso presidente Gravina ad occuparsi del Marketing, adesso nemmeno più questo aspetto è considerato.

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