Castellammare. Innovazione tecnologica? Per il Comune la PEC è il personal computer


Castellammare di Stabia. Siamo nel pieno dell’ era tecnologica, della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Le apparecchiature informatiche hanno fatto il loro ingresso negli enti pubblici. Il loro utilizzo, in molti casi, risulta fondamentale per rendere il lavoro più efficiente. Se la tecnologia avanza così velocemente, non significa che sia recepita allo stesso modo, soprattutto dai tanti impiegati pubblici, magari abituati a lavorare con “sistemi più obsoleti” o con metodi vecchi. “Le pratiche SUAP vanno inviate solo tramite P.E.C. (Personal Computer)” E’ quanto esposto all’ ufficio protocollo di Palazzo Farnese, sede del municipio stabiese. Gli impiegati, con tanto zelo, per i meno pratici hanno addirittura provveduto a specificare cosa sia la P.E.C. tanto da aggiungere tra parentesi ciò che, secondo loro, sia. La P.E.C., o posta elettronica certificata, è un tipo di posta utilizzata in molti paesi nel mondo che permette di dare a un messaggio di posta elettronica lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento tradizionale garantendo così la prova dell’invio e della consegna. Anche il contenuto può essere certificato e firmato elettronicamente oppure criptato garantendo quindi anche autenticazione, integrità dei dati e confidenzialità. Insomma un ottimo strumento, soprattutto per chi lavora quotidianamente con la Pubblica Amministrazione. Premiamo sicuramente l’impegno e la volontà, peccato che si tratta di due cose diametralmente oppose. La P.E.C. non è il personal computer ma una casella di posta i cui contenuti hanno valore di “documentazione ufficiale”, il personal computer, al massimo, può essere il mezzo che permette di accedere alla casella mail per inviare le documentazioni.
Catello Esposito

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