Foggia, Stroppa: “Mazzeo e Chiricò si sono picchiati ed è una cosa positiva: nella squadra c’è attaccamento e carattere”


Per la quattordicesima giornata di Serie B l’Ascoli ospiterà al “Del Duca” il Foggia Calcio. Uno scontro salvezza tra le due squadre, in cerca di punti e soprattutto di riscatto. Alla vigilia della gara è intervenuto in conferenza stampa l’allenatore rossonero Giovanni Stroppa.
“La squadra lavora molto bene con la massima applicazione e determinazione. Per quanto riguarda le partite il mio invito alla squadra e a me stesso è quello di dare di più. Ciò diventa fondamentale perché tutto il resto funziona. Lavoriamo molto bene sia in fase offensiva che difensiva. La squadra è equilibrata. Non dobbiamo farci distrarre dai goal subiti e fatti.
La partita di domani posso pragonarla a quella di Cesena. In queste due partite, nel momento in cui siamo padroni del campo e la squadra avversaria è stata annichilita, invece di fare un passo avanti ne facciamo uno indietro. A livello psicologico di sicuro c’è la paura di non scoprirsi. C’è da dare di più nell’applicazione e nel mettersi al posto giusto al momento giusto. Dobbiamo far in modo che gli avversari non debbano respirare, con furore e sangue nelle vene. Questo è un dito puntato a tutti quanti, ma anche a me stesso.”

Infermeria quasi del tutto svuotata per il Foggia. Giovanni Stroppa, per un mese limitato nelle possibilità di scelta, potrà contare su tutta la rosa ad eccezione di Floriano, Figliomeni, Gerbo e Rubin.
“Per un mese non ho avuto a disposizione cambi. Diciamo che molte scelte in determinati ruoli erano obbligate.
Non è una questione dei difensori o a livello individuale di chi c’è e non c’è: io sono assoutamente convinto che i calciatori che ci sono possono dare di più perché li vedo allenarsi tutti i giorni. Serve la cattiveria e l’atteggiamento giusto e io ho massima fiducia nei miei calciatori.
Non posso pensare da qui a gennaio. È troppo importante fare punti domani e nelle prossime partite.
Per domani tutti sono convocati tranne Floriano, Figliomeni, Gerbo e Rubin che non è ancora al 100%, deve risolvere alcuni problemi al ginocchio. Recupera Agnelli, Martinelli e Deli che aveva soltanto un affaticamento. Nicastro sta bene ed è a disposizione.”

Nonostante i risultati negativi, i tifosi rossoneri non smettono di seguire e sostenere il Foggia. Domani più di 3000 foggiani saranno presenti allo stadio “Del Duca” di Ascoli.
“Vedo il calore e l’attaccamento dei tifosi ed è una cosa incredibile. Io e i miei calciatori siamo in debito perché domani ci saranno ancora 3000 persone e dobbiamo dare qualcosa a chi, in questo momento, ci sta dando veramente tanto. L’Ascoli è una squadra che gioca a calcio e a cui piace il palleggio. Hanno qualità importanti. Le assenze mi interessano poco, giocheranno comunque in undici.
Ci sono tutte le premesse per poter fare la partita al 100% domani.”

Mazzeo e Chiricò al centro dell’attenzione per un diverbio abbastanza acceso durante l’intervallo di Foggia-Cremonese. Pace fatta tra i due attaccanti rossoneri che mercoledì hanno deciso di pubblicare su Instagram una foto che li ritraeva insieme.
“Mazzeo e Chiricò si sono picchiati. Peccato che lo abbiano fatto soltanto loro due, speravo lo facessero anche altri. A parte gli scherzi, se non avessero avuto questa reazione, se avessero abbassato la testa e se fossero stati passivi, noi non saremmo andati in campo a fare un secondo tempo assolutamente dignitoso. Chiricò l’ho tenuto fuori per un altro aspetto. Contro l’Avellino e il Pescara, la squadra ha abbassato la testa e io ero preoccupatissimo. Nel momento in cui i due compagni si mandano a quel paese vuol dire che c’è attaccamento e carattere. Ed è positivo. Hanno litigato due amici, stanno sempre insieme. Avrete giocato a calcetto e queste sono cose normali.”

Settimana intensa per il Foggia Calcio: prima la sconfitta contro la Cremonese con il successivo esonero di Giuseppe Di Bari e le dimissioni di Giuseppe Colucci, poi l’indagine condotta dalla Guardia di Finanza sull’ex socio Ruggiero Massimo Curci.
“Credo che ormai la società abbia parlato e fatto dei domunicati
Mi dispiace per Di Bari, a cui sono molto legato e per Colucci.
Di Bari è molto più che un direttore sportivo per me, quasi un fratello. È una persona straordinaria sotto tutti i punti di vista. Entrambi erano dei riferimenti per me. Insieme abbiamo raggiunto grandi traguardi.
Ieri la società ha parlato alla squadra e questo ha dato forza e coraggio. C’era bisogno della loro presenza e non sono mancati. La squadra è serena e non si sente per niente abbandonata.
Per quanto riguarda il mercato, è stato condiviso con il mio direttore sportivo ed
io sono contentissimo dei calciatori che ho a disposizione. Dobbiamo solo dare di più.”

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