Piano di Sorrento. Si allontanavano dal posto di lavoro: una sola condanna


Piano di Sorrento. Si è conclusa la vicenda giudiziaria che ha visto protagonisti sette dipendenti accusati di allontanarsi ingiustificatamente dal posto di lavoro. Nella giornata di ieri il giudice Francesco Todisco, del Tribunale di Torre Annunziata, ha letto la sentenza la quale assolve gli imputati Salvatore Pollio, Immacolata Di Nota, Luigi Carotenuto, Rosario De Luca, Antonino Valcaccia, Carlo Pepe e Michele Esposito, mentre il solo Antonino Aversa è condannato alla pena (sospesa) di otto mesi di reclusione ed 800 euro di multa per truffa aggravata.
Il clamore circa gli assenteisti iniziò nel 2012, e per gli imputati Aversa, Carotenuto, Valcaccia, Pepe ed Esposito l’ordinanza di custodia cautelare fu notificata nel 2013. Per i cinque individui, durante le indagini preliminari, il giudice Emma Aufieri impose l’obbligo di firma, a differenza di Pollio, Di Nota e De Luca.
Attualmente, tutti gli accusati sono o in pensione o svolgono compiti diversi a piazza Cota. Antonino Valcaccia svolgeva le mansioni di messo notificatore e usciere, Salvatore Pollio, in pensione, era istruttore dell’ufficio scuola, Immacolata Di Nota, moglie Luigi Carotenuto, coinvolto anche lui nel processo, svolgeva il compito di autista; Rosario De Luca di ruolo centralinista, Carlo Pepe, dirigente dell’ufficio Cultura e Michele Esposito, messo notificatore. Antonino Aversa, ora in pensione, era un istruttore dell’ufficio Stato civile: a suo carico vi sono diversi allontanamenti ingiustificati dagli uffici di competenza.
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