Castellammare, Procura apre inchiesta su allagamenti delle gallerie di Varano e Privati


È stata aperta un’inchiesta, dalla Procura di Torre Annunziata, circa gli allagamenti e sul pericolo di frane che gravano sulle gallerie di Varano e Privati. Per il momento non ci sono indagati ma sono stati acquisiti atti presso il comune di Castellammare e la direzione regionale dell’Anas. Si tratta di opere progettate e realizzate tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta. Nei prossimi giorni saranno nominati i periti tecnici per le verifiche.
Sarà un’inchiesta complessa anche perché andare indietro negli anni e verificare i colpevoli dei numerosi scempi ambientali, paesaggistici ed archeologici compiuti in quegli anni per consentire prima la realizzazione del viadotto San Marco e poi le due gallerie sarebbe un’impresa titanica. Meglio concentrarsi  sulle cause degli allagamenti e sulle possibili frane. Ma soprattutto sulla mancata manutenzione degli ultimi anni che hanno reso il transito di estremo pericolo. Gli allagamenti delle scorse settimane sono state solo la goccia che hanno fatto traboccare il vaso.
Le due gallerie da stamane sono di nuovo aperte al traffico veicolare dalle 6 alle 22. E saranno chiuse in caso di precipitazioni piovose intense. L’Anas in un comunicato di ieri ha fatto sapere che si impongono lavori urgenti e che i danni causati dalle infiltrazioni di acqua sono notevoli. Il danno maggiore – tra quelli evidenziati da Anas attraverso le ispezioni tecniche – e’ costituito dal franamento di un tratto di tubazione, di 5 metri diametro, che prima dell’evento meteorico garantiva il deflusso delle acque piovane in corrispondenza della tratta di SS145 “Sorrentina”, causato dal franamento della ripa a valle del torrente ‘Rivo Calcarella’.
Attualmente, quindi, in condizioni ordinarie, la continuita’ idraulica nell’area viene controllata anche attraverso l’utilizzo di un sistema di pompe idrovore, mentre in condizioni di straordinarieta’ (ovvero durante precipitazioni particolarmente intense) si rende necessaria l’interdizione al traffico. Per permettere la risoluzione della problematica, Anas ha studiato e progettato un intervento che consentira’ di ripristinare in maniera definitiva la continuita’ idraulica della tubazione, prevedendone il ripristino ante-evento. Contestualmente, Anas ha progettato anche l’intervento finalizzato a ripristinare definitivamente gli impianti tecnologici dei tunnel, comprese le cabine di alimentazione elettrica.
Da una prima stima si prevede che tali lavori richiedano un impegno economico complessivo di circa 1 milione e 200 (700mila euro per il ripristino della tubazione e dello stato dei luoghi e 500mila euro per la riattivazione definitiva degli impianti). E’ previsto, a breve – presumibilmente gia’ la prossima settimana – un incontro tra Anas e gli Enti Locali, presso la Prefettura di Napoli, finalizzato a condividere nel dettaglio, tecnicamente, le modalità di esecuzione degli interventi e le conseguenti tempistiche di ripristino. ma ora la Procura di Torre annunziata vuole vederci chiaro e soprattutto capire perché si è arrivati a tutto questo.