A Gragnano l’esordio della nuova Lega. Sit in anti-migranti


Grande partecipazione, questa mattina a Gragnano, per il sit-in di protesta organizzato dal coordinamento cittadino della Lega contro il protocollo Migranti firmato nei giorni scorsi dai sindaci (tra cui anche quello di Gragnano) e il Ministro degli Interni Minniti. Al termine del corteo, che ha sfilato per il corso principale della cittadina, una delegazione della Lega, composta dal coordinatore cittadino Stato, il provinciale Sequino e il regionale Cantalamessa, e’ stata accolta nella Casa Comunale. A riceverli c’era il vice sindaco, il presidente del Consiglio, il consigliere Pepe e l’assessore al ramo.
Dure le parole sia del coordinatore della Lega provinciale Sequino, che del regionale Cantalamessa.
“Abbiamo posto forti obiezioni – ha dichiarato Biagio Sequino – perché nessun comune ha convocato un consiglio comunale per rendere nota alla città la volontà di firmare il protocollo. Noi riteniamo che questo sia un “pacco” preconfezionato dal Ministero. Ad oggi, infatti, ancora non si conoscono come verrà regolata la gestione dei migranti e in più anche i fondi previsti non si sa a quali soggetti saranno destinati. Noi come Lega – ha continuato – chiediamo in forte potenziamento delle politiche sociali per i cittadini e una maggiore attenzione per i nostri giovani. Pensare di impiegare gli immigrati negli Scavi di Pompei e nella Reggia di Caserta e’ per noi una forte discriminazione verso i tanti giovani laureati e non che ogni giorno non trovano un’occupazione. Chiediamo che anche per i nostri giovani ci siamo percorsi formativi che gli introducano nel mondo del lavoro”.
Anche il coordinatore regionale della Lega Cantalamessa resta molto scettico sulla gestione di questo protocollo: “Credo che ci voglia un maggiore coinvolgimento di tutte quelle forze che hanno detto no ad un dictat della Regione. Sono tanti i comuni che non hanno accettato di firmare e credo che la loro voce sia importante per far capire che questa scelta e’ sbagliata e ingiusta verso tutti quegli italiani che ogni giorno lottano per la ricerca di un lavoro”.

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