Paganese, è tempo di bilanci: i buoni e i cattivi del girone d’andata con il mercato alla finestra


Il girone di andata di serie c è terminato da poco e molte società, al giro di boa, iniziano a tracciare i primi bilanci di stagione. E con il mercato alle porte analizzano ciò che è andato bene e cosa invece no, muovendosi di conseguenza in campagna di riparazione. Tra le società della terza serie italiana che hanno bisogno di una svolta importante dal girone di ritorno in poi c’è anche la Paganese del presidente Raffaele Trapani. Rispetto alla scorsa stagione le cose sono cambiate negativamente: non si lotta per un posto ai playoff ma per la salvezza, che ad oggi pare molto complicata. Ma la società azzurrostellata era consapevole del ridimensionamento, puntando su molti giovani nel mercato estivo con qualche innesto di esperienza come Ciccio Scarpa, storico calciatore paganese. Oltre al mercato non troppo positivo, la difficoltà maggiore arriva a fine agosto, quando il neo tecnico Matrecano presenta le dimissioni dopo le sconfitte di coppa con il Trapani per 6-0 e nel debutto stagionale in casa con il Bisceglie per 2-0. Un fulmine a ciel sereno, e quindi una programmazione da rifare totalmente. La squadra viene affidata a Massimiliano Favo, tecnico molto esperto nelle categorie dilettantisiche ma non in quelle professionistiche. E le difficoltà di ambientamento e di natura tattica non tardano ad arrivare. Per più di due mesi i punti messi in cascina dagli azzurrostellati sono pochissimi; troppe le sconfitte arrivate con gol su palle inattive ed errori molto ingenui di tutta la fase difensiva. Ovviamente a ricevere le maggiori critiche è stato Favo, ma si sa in queste situazioni è sempre l’allenatore la causa di tutti i mali. C’è, però, da spezzare una lancia a favore del tecnico napoletano: iniziare la stagione senza aver programmato la preparazione e il mercato non è facile per nessun allenatore al mondo e i risultati altalenanti di questi primi tre mesi stagionali ci stanno. Ora la palla passa alla società, al presidente e al direttore sportivo aiutare Favo a puntellare una rosa che ha un assoluto bisogno di gente di esperienza ad affiancare ai tanti, forse troppi giovani inesperti presenti in rosa.
Le prime mosse da effettuare in sede di mercato sono sicuramente per quanto riguarda la difesa. I centrali difensivi presenti in rosa, presi singolarmente, non sono niente male, però i vari Acampora, Meroni o Dinielli quando giocano in coppia mostrano tutti i loro limiti non avendo una guida, un partner di reparto esperto che non può essere Carini, anch’egli abbastanza limitato sia dagli infortuni sia tatticamente. Ma i problemi della difesa non sono solo in zona centrale, perché anche sugli esterni Della Corte o Pavan, ad esempio, non hanno mai reso come ci si aspettava e un innesto di esperienza in quella zona di campo potrebbe risolvere tanti problemi a Favo.
Le colpe dei tanti gol subiti, però, non sono addossabili solo alla difesa. Nel complesso la fase difensiva parte dagli attaccanti e soprattutto dal centrocampo. E proprio quest’ultimo reparto, con la perdita di Imperio Carcione, capitano e leader della squadra, ha bisogno di un centrale in grado di dettare i tempi di gioco. Baccolo è in grado di ricoprire quel ruolo ma durante alcune fasi della partita dimentica completamente di essere il fulcro del gioco, assentandosi completamente dal campo. Le buone prove sono arrivate da Tascone e inaspettatamente da Scarpa, reduce da due anni in Eccelenza e nessuno della piazza paganese si aspettava un giocatore di quasi 40 anni correre più di ventenni e regalare giocate di classe come solo i grandi giocatori sanno fare. Ed inoltre in un ruolo non propriamente suo come quello di mezz’ala a centrocampo. Incognite Ngamba e Bensaja, i quali non hanno mai giocato con continuità e mai hanno dato un apporto decisivo quando sono stati chiamati in causa. Dunque, anche in questo reparto qualche innesto dovrà essere inserito.
Infine l’attacco. Considerando che Scarpa è il capocannoniere giocando a centrocampo insieme a Cesaretti, che di ruolo fa l’esterno non proprio la prima punta, Favo ha bisogno di un numero nove importante, un calciatore che i campi di serie C li ha sempre calcati perché Regolanti (reduce da un brutto infortunio al ginocchio) non può supportare un intero reparto e di sicuro non garantirà quei gol necessari per raggiungere la salvezza, e Negro giovane attaccante di scuola Napoli è poco considerato e ancora troppo acerbo per fare la differenza in un campionato difficile come quello di Serie C. Invece, gli esterni offensivi quali Cesaretti, Talamo o Maiorano stanno disputando una buona stagione.

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