Pizza napoletana patrimonio Unesco, Langella: “Napoli e il Sud non è solo spazzatura e camorra”


NAPOLI. “Pizza napoletana patrimonio dell’umanità? Ho la pelle d’oca. Il riconoscimento dell’Unesco mi riempie d’orgoglio. E da oggi mi sento ancora più fiero di essere nato (e cresciuto) in questa bellissima terra”. Lo dice, in una nota, il senatore di ALA (Alleanza LiberalPopolare Autonomie) Pietro Langela, vicepresidente della commissione Bilancio, che poi prosegue: “Ho letto da qualche parte che l’Italia esporta un’eccellenza in più nel mondo. Be’, lasciatemelo dire: più che di made in Italy, questa volta parlerei di ‘made in Naples’! E scusate se è poco! E’ tutta partenopea, infatti, questa nostra inimitabile eccellenza”. “La pizza – prosegue il parlamentare originario di Boscoreale (Napoli) – è un cibo sano, buono, nutriente, unico. E da oggi è ancora più di prima, un marchio universale di napoletanità, figlia di un’arte antica che non può essere considerata solo un ‘mestiere’”. “Un’arte – aggiunge Langella – che ci viene ufficialmente riconosciuta dall’Unesco con la consapevolezza che anche all’estero inizieranno finalmente a capire cosa significa ‘fare il pizzaiolo’”. “Napoli e il Sud, lo dico a quegli amici del Nord (e non solo) per i quali ‘sotto al Vesuvio’ c’è solo spazzatura e camorra, è anche e soprattutto questo. Fatevene una ragione” conclude, ironico, Langella.

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