Ammortizzatori sociali, a rischio 200mila dipendenti del Sud


Nel 2019 la produzione della Panda, il modello più venduto del marchio Fiat, lascerà l’impianto di Pomigliano per trasferirsi in Polonia e arriva l’allarme del segretario campano della Cgil sul fatto che “il gruppo non ha ancora comunicato quale modello o quali modelli saranno assemblati nello stabilimento campano”. Il futuro di Fiat-Chrysler, imponente in Europa ma debole in America e Cina, preoccupa di non poco le tute blu. Una vera e propria emergenza occupazionale che preoccupa maggiormente il Sud Italia con le piccole e grandi aziende in crisi. Al ministero dello Sviluppo Economico sono aperti oltre 160 tavoli sindacali che coinvolgono più di 150mila dipendenti. Secondo Giuseppe Spadaro (CGIL) sono circa 200mila i lavoratori che in tutto il Mezzogiorno rischiano di restare, dopo la riforma del Jobs Act, senza ammortizzatori sociali. In molti casi si tratta di persone giovani per andare in pensione ma vecchie per essere ricollocate. Una vera e propria crisi che va a toccare quei posti di lavoro considerati i più stabili. “Abbiamo stanziato in manovra 34 milioni per salvaguardare tutti i lavoratori di aziende che sono interessati da vertenze al Mise e quelli delle aree industriali complesse di crisi – dice Bellanova, viceministro allo Sviluppo Economico. I lavoratori dell’Ilva, per esempio, sono coperti fino al 2023. Il problema, casomai, è sviluppare il nuovo sistema di protezione, che con il Jobs Act abbiamo collegato maggiormente alle politiche attive”. Problemi anche a Castellammare di Stabia, Fincantieri, dopo la fusione con i francesi di Stx, non ha ancora chiarito quale sia il futuro del sito, soprattutto dopo che si è parlato di produzione di traghetti per i prossimi 10 anni. La Confederazione Generale Italiana del Lavoro parla di futuro produttivo a rischio anche perché mancano investimenti serie per la creazione del bacino di costruzione. Senza di esso il sito di Castellammare risulterebbe fuori dal mercato europeo. Sempre sul versante dei trasporti c’è preoccupazione per il rilancio della ex Firema nel casertano e l’ex Iribus. Problemi anche a Torre Annunziata. A rischio 90 persone dell’ Its, realtà molto dinamica un tempo.