Napoli, Baby gang. Il procuratore Riello: “La cultura come arma contro queste bande”


Contro le “violenze sconvolgenti” delle baby gang “dobbiamo schierare un esercito di insegnanti”. Sono le parole del procuratore generale di Napoli, Luigi Riello nella sua relazione in occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario 2018 nel Maschio Angioino. “Non siamo qui per diffondere allarmismi – ha aggiunto Riello – ma nemmeno per nascondere la testa sotto la sabbia e far finta che vada tutto bene. Le violenze sconvolgenti che vedono minorenni come protagonisti e vittime non costituiscono una amara sorpresa inflittaci dal ‘destino cinico e baro’, ma solo l’ultimo anello di una catena di fatti pur diversi che concretizzano gravissime ferite al livello di civiltà e vivibilità di questa nostra terra splendida e vitale”. Riello sottolinea come “il dato statistico veda una riduzione del numero complessivo di procedimenti a carico dei minorenni”, ma spiega anche che “il dramma della violenza giovanile non si risolve solo con la falce della repressione e sul solo terreno processuale. Per loro dobbiamo schierare ‘un esercito di insegnanti’, una scuola che funzioni, dobbiamo innestare nelle periferie germogli di cultura”.

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