Coppa Italia. La finale sarà Juventus-Milan: riedizione del match di due anni fa


Per il quarto anno di fila la Juventus raggiunge la finale di Tim Cup. La semifinale di ritorno all’Allianz Stadium termina 1-0 grazie ad un rigore abbastanza generoso concesso dall’arbitro e trasformato da Pjanic. La partita è stata piacevole per tutti i 90 minuti grazie ad un’Atalanta sempre propositiva e mai arrendevole. Sono proprio gli Orobici a dettare il ritmo del gioco nella prima frazione, senza però riuscire ad impensierire Buffon. La Juventus tende più a gestire il vantaggio dell’andata e spinge poco il piede sull’acceleratore, ma quando lo fa la difesa atalantina sbanda clamorosamente. L’episodio chiave del match è il palo colpito dal Papu Gomez: un gravissimo errore di Benatia spalanca le porte del Paradiso all’argentino che da metà campo scavalca Buffon ma il pallone lentamente colpisce il legno e ritorna in campo. Poteva cambiare clamorosamente la partita ma la buona sorte ha voluto aiutare la Vecchia Signora, la quale poco dopo riceve un rigore alquanto generoso per una trattenuta di Mancini su Matuidi (da ricordare che nel primo tempo c’era un rigore per fallo di mano di Masiello, ma tanto c’è il VAR come no). Pjanic chiude definitivamente il doppio confronto realizzando dagli undici metri.
L’altra semifinale tra Lazio e Milan termina ai calci di rigori. Dopo lo 0-0 di San Siro anche all’Olimpico dei gol nemmeno l’ombra. Ma entrambe le partite hanno regalato spunti ed emozioni nonostante le zero realizzazioni. A Roma si è visto un Milan fisicamente al top, come negli ultimi due mesi in pratica; la Lazio mostra il solito gioco grazie agli interpreti offensivi. Il pari è giusto, le occasioni ci sono state ma la lucidità in alcune occasioni è clamorosamente mancata. Clamorosa è proprio l’occasione negli ultimi istanti del secondo tempo supplementari quando Kalinic, più fresco degli altri, ha calciato alle stelle un pallone a tu per tu con Strakosha. Per il resto il duello tra Milinkovic Savic, Luis Alberto, Suso, Bonaventura e Calhanoglu è stato spettacolare. Giocate di altissima classe di giocatori con una tecnica sopra la media. Bene anche Immobile e Cutrone, presente e futuro della nazionale azzurra.
Poi si sa, i calci di rigore sono sempre una lotteria ed entrambe le squadre avrebbero potuto avere la meglio sull’altra. La tensione in questi casi la fa da padrone e anche gente come Savic sbagliano un rigore che potrebbe risultare a decisivo. I protagonisti all’inizio dei rigori sono però i due portieri parando tanti rigori consecutivamente. Ma ad avere la meglio alla fine è il Milan grazie ad un laziale doc come Romagnoli.
Sarà una sorte di rivincita dell’edizione 2016 quella tra Juventus e Milan e un replay della Supercoppa di Doha di un anno e mezzo fa. Ma soprattutto la sfida personale di Bonucci contro il suo dolce e recente passato.

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