Gragnano. Processo per bancarotta per Delle Donne e altri 20


Gragnano. Associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta. E’ l’accusa grave che pende sul capo di Gerardo Delle Donne, noto imprenditore di Gragnano e padre della consigliera comunale Anna Delle Donne, eletta con una lista in coalizione alla candidata indaco del Partito Democratico Silvana Somma che ad oggi è candidata alla Camera dei Deputati per il PD nel collegio uninominale di Castellammare di Stabia. Insieme a Delle Donne sono imputate altre venti persone tra cui alcuni della sua stretta cerchia familiare e altre di Castellammare e dei Monti Lattari. Sono stati tutti rinviati a giudizio per il fallimento della della Italbutter con sede legale a Salerno e sede operativa a Sant’Antonio Abate. L’inchiesta era partita nel 2011 dopo la denuncia di una ditta della Lituania che aveva denunciato il mancato pagamento per circa 1, 3 milioni di euro (da parte della “Italbutter”) di di­verse consegne di cagliata , il prodotto usato per la produzione dei formaggi. Secondo la ricostruzione fatta dalla Guardia di Finanza, Gerardo Delle Donne già coinvolto in altri procedimenti analoghi avrebbe ceduto fittiziamente i beni  del patrimonio della Valle dei Mulini Alimenti srl (la società fal­lita negli anni scorsi ndr), la cui stima si aggira attorno ai 10,1 milioni di euro, a diverse aziende, tra cui proprio la Italbutter srl. L’impresa fallita, al momento del crac, aveva debiti con istituti bancari e fornitori per 8,2 milioni di euro, 1,6 milioni con società finanziarie e persino il manca­to pagamento del trattamento di fine rapporto ai propri dipendenti. Sempre secondo le accuse della Guardia di Finanza i vertici aziendali avrebbero, inoltre, continuato a gestire le aziende attraverso l’ utilizzo di alcuni prestanome. Grazie ad alcune rogatorie interna­zionali ‘imprenditore  gragnanse negli ultimi anni avrebbe messo in piedi un giro di affari pari a circa 20 milioni di euro. Ma secondo le Fiamme Gialle, lo avrebbe fatto servendosi di un siste­ma fatto di prestanome, finanziatori e organizzatori. A fine aprile è stata fissata la prima udienza del processo.

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