Napoli, baby gang: a giugno il “Progetto Sanità”


Partira’ a giugno 2018 il ‘Progetto Sanita” che accompagnera’ e formera’ professionalmente alcuni giovani del rione Sanita’ di Napoli. Il progetto, annunciato mesi fa dal ministro dell’Interno Minniti, coinvolgera’ tra i 400 e i 500 ragazzi. A indicare i tempi, il Prefetto di Napoli, Carmela Pagano, al termine della riunione del Comitato interistituzionale sul fenomeno della violenza giovanile. ”Entro fine marzo – ha detto Pagano – avremo il progetto esecutivo e a giugno si andra’ a regime. L’obiettivo e’ accompagnare per cinque anni i ragazzi dando loro anche prospettive di formazione professionale. Si tratta – ha concluso – di un intervento di sistema con cui si vuole creare un modello replicabile anche in altri contesti”. La Prefettura di Napoli convochera’ un tavolo con tutti i dirigenti scolastici dell’area metropolitana subito dopo la scadenza elettorale. Questa una delle decisioni maturate nel corso del Comitato interistituzionale sulla violenza giovanile. “La scuola – ha detto il Prefetto, Carmela Pagano – nella prevenzione del fenomeno svolge un ruolo cruciale. Attraverso la costituzione del tavolo con i dirigenti scolastici vogliamo sancire un’alleanza per prevenire al meglio determinati fenomeni violenti che coinvolgono i giovani”. Tra gli obiettivi che avra’ il tavolo spicca la creazione “di meccanismi uguali” per tutte le scuole affinche’ ci sia “uniformita’ nelle segnalazioni per evitare che del fenomeno della violenza giovanile si abbia una visione parziale”. Durante la riunione, a cui hanno partecipato le istituzioni locali, i vertici delle forze dell’ordine e della magistratura minorile e rappresentanti dell’Ufficio scolastico regionale, sono stati individuati tre temi fondamentali su cui intervenire: la necessita’ di migliorare la rete istituzionale nello scambio delle informazioni; affinare una ‘mappa del rischio’ dei luoghi in cui e’ piu’ facilmente prevedibile che possano accadere episodi violenti ma anche di luoghi in cui vivono maggiormente giovani con problematicita’ che si possono esprimere ”anche con atti violenti”; completare la stesura di un protocollo, gia’ in fase avanzata, da parte della magistratura minorile, da condividere con i ministeri di Giustizia e dell’Interno, sulle misure a tutela dei minori da assumere nei confronti delle genitorialita’ carenti. ”Siamo tutti d’accordo – ha aggiunto il Prefetto – che un valore aggiunto e’ rappresentato dalla coesione istituzionale che deve essere trasformata anche in coesione sociale”. In Prefettura sara’ inoltre istituito un Osservatorio che avra’ il compito di effettuare una ricognizione degli elementi strutturali necessari a definire il fenomeno della violenza giovanile e le risorse che il territorio gia’ offre come ad esempio le comunita’. ”E’ necessario – ha concluso Pagano – capire meglio la violenza giovanile che si manifesta apparentemente in modo immotivato e senza moventi specifici e per farlo chiediamo la collaborazione delle Universita’ e degli Istituti di ricerca sociale”.

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