Strage di Latina. Carabiniere uccide le figlie, spara la moglie e si suicida: la donna è in pericolo di vita


E’di Napoli il carabiniere che stamattina a Cisterna di Latina ha fatto fuoco due volte contro la moglie dalla quale si stava separando e poi si è barricato in casa con le sue due figlie. L’uomo, 48 anni, appuntato di in servizio alla Stazione di Velletri si e’ portato presso l’abitazione della moglie dalla quale e’ in fase di separazione, a Cisterna di Latina, e nel corso di un violento litigio, ha sparato alla donna con la sua pistola d’ordinanza. La donna e’ stata trasportata in gravissime condizioni al S. Camillo di Roma. E’stata ferita con tre colpi di arma da fuoco dal marito che poi ha ucciso la figlie e si è tolto la vita è ancora in condizione gravissime ed è in pericolo di vita. A quanto si apprende la donna, colpita alla guancia, all’addome e alla scapola è ancora in prognosi riservata ed è ricoverata al San Camillo in codice rosso. La situazione rimane quindi stazionaria. ”Non si possono fare valutazioni finché non sarà sciolta la prognosi”, spiegano i medici.
Sono in corso attualmente gli accertamenti dei carabinieri per ricostruire la dinamica esatta della tragedia familiare avvenuta questa mattina a Cisterna di Latina, dove Luigi Capasso, ha prima sparato alla moglie, nel garage dell’abitazione dove viveva la donna da cui era separato, poi si è barricato in casa e, dopo aver ucciso le figlie, si è suicidato. E’ ancora da chiarire, in particolare, quando le bambine siano state uccise dal padre: gli investigatori sono al lavoro per capire se le figlie siano state colpite subito dopo la moglie. E’ questa l’ipotesi che al momento sembra più probabile, sia perché alcuni vicini avrebbero parlato di altri colpi di pistola uditi dopo quelli rivolti alla moglie, sia perché le bambine non sono mai state udite nelle trattative con i negoziatori, che hanno parlato per ore con Capasso. Il contatto si è interrotto intorno alle 13, quando probabilmente l’uomo si è tolto la vita.

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