Castellammare. Rapinarono gioielleria: banda condannata


Castellammare di Stabia. 37 anni di carcere complessivi alla banda che ha rapinato il gioielliere nella periferia della città, Michele Cimmino. Il caso che, diventò di rilevanza nazionale, vide il commerciante ferito dal calcio della pistola. Ad un anno circa dal raid armato il Tribunale di Torre Annunziata ha emesso un verdetto pesantissimo. Per Antonio D’Agostino e Pasquale Cuciniello sono stati inflitti 13 anni di carcere, per Domenico Palma, invece, 11 anni.
I presunti banditi, secondo gli investigatori, sono accusati di aver messo a segno il colpo nella gioielleria lo scorso 23 marzo, prima portando via 13mila euro e poi oro ed oggetti preziosi. Il gioielliere, oltre al danno economico, fu ferito perché, secondo gli investigatori, i rapinatori non riuscirono a forzare la cassaforte del negozio. Scartata la posizione di Giovanni Brano, 46enne originario della città delle acque che ha deciso di collaborare con la giustizia ed essere giudicato con il rito abbreviato. Ed è proprio dal pentimento del 46enne che si è avuta una svolta. Tutti i componenti erano già coinvolti in altre rapine e condannati con l’aggravante della recidiva. Grande soddisfazione per Michele Cimmino che ha così esultato: “Giustizia è stata fatta per un’intera comunità – ripete Cimmino – Questa sentenza dimostra a tutti che bisogna credere nel lavoro di magistrati e forze dell’ordine. Non esiste l’impunità per chi commette i reati. Bisogna avere fiducia nel lavoro di chi è chiamato a difendere i nostri diritti. Farsi giustizia da soli non serve a niente”.

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