Foggia, Stroppa: ‘’Non possiamo prendere un’espulsione in quel modo. Fino al 75’ una buona partita anche in dieci, peccato per la traversa’’


Seconda sconfitta in trasferta per il Foggia, fermato ancora una volta dal Parma.
L’espulsione di Loiacono al 14’ mette subito in difficoltà Stroppa che tenta di ridisegnare la sua squadra. Il primo tempo pare proprio un replay di Novara – Foggia, a episodi invertiti… espulsione e qualche minuto dopo rossoneri in vantaggio con Mazzeo, esattamente al 24’. Ancora una volta la squadra di Stroppa non sembra giocare in 10, prende in mano la situazione e sfrutta al meglio le occasioni concesse dai padroni di casa.
Un primo tempo da Foggia, un secondo da Parma. La felicità rossonera nella seconda frazione di gioco e dopo la sostituzione di Vacca bastano 10 minuti al Parma per pareggiare i conti e poi ribaltare la partita con i goal di Siligardi e Ceravolo. Finisce così 3-1 al “Tardini” e continua questa tradizione negativa: il Foggia a Parma non ha mai vinto e non lo fa nemmeno oggi. L’ultima volta, un solo punto, nel lontano novembre del 1974, in un partita conclusa 0-0.
Un Foggia che, fermo in classifica a 40 punti, cercherà di recuperare a partire da giovedì contro la Pro Vercelli. Una sconfitta sul campo e vittoria sugli spalti: i rossoneri ne escono a testa alta, sotto gli applausi e il calore dei 4000 tifosi foggiani giunti a Parma per sostenere la squadra.
Nel post partita è poi intervenuto ai microfoni di SkySport l’allenatore Giovanni Stroppa che ha commentato la pesante sconfitta:
“Non bisognava commettere errori. Concedendo più di un tempo con un uomo in meno non era semplice lavorare nelle due fasi. Negli ultimi due minuti abbiamo sofferto un po’ perché era normale correre a vuoto, poi loro hanno messo i quattro attaccanti che ci hanno schiacciato nella nostra metà campo ed è diventato difficile. Fino al 75’ abbiamo fatto una grande partita, un buon lavoro anche con un uomo in meno, peccato per la traversa perché andare sul 2-0 poteva creare delle difficoltà al Parma a livello psicologico. Abbiamo commesso alcuni errrori, ma i lavori di sacrificio e in fase difensiva sono stati fatti al meglio per quelle che potevano essere le nostre qualità. Sicuramente negli episodi cruciali non abbiamo lavorato bene. Ci sono degli spunti positivi ma in 11 contro 11, dalla rimessa del portiere, non possiamo lavorare in quella maniera prendendo l’esplusione: da lì parte tutto, potevamo avere la possibilità di fare la partita in parità numerica. Guarna? Di sicuro quando un portiere fa una parata la deve mandare lateralmente ma poi lì va di mezzo anche la bravura degli avversari che calciano in porta.”