GayPride a Pompei, Forza Nuova: “Una manifestazione del genere è paragonabile all’eruzione del Vesuvio del 79”


E’ormai nota la notizia che il prossimo 30 giugno a Pompei ci sarà il GayPride, la famosa marcia degli omosessuali per far sentire la loro voce e combattere i pregiudizi di una società sempre più bigotta. Le polemiche sono state e sono tutt’oggi tante rispetto all’imminente manifestazione. Ultima in ordine di tempo quella di Forza Nuova, partito politico che attraverso una nota ha fatto sapere tutta la propria disapprovazione al riguardo, accompagnando il tutto con una foto molto discutibile:
«Il 30 giugno prossimo Pompei potrebbe vivere uno scenario agghiacciante paragonabile senz’altro alla distruzione dovuta all’eruzione del Vesuvio del 79. È una provocazione che definire blasfema ci sembra poco, un vero attacco ai valori cristiani. Non vogliamo e non possiamo permettere che la città si trasformi in un circo ambulante. Il Gay Pride non è una manifestazione per i diritti civili, ma una sfilata tra il carnevalesco e il porno di sicuro cattivo gusto e contrario alla buona educazione. La scelta di esibirsi a Pompei, città che ospita uno dei Santuari Pontifici Mariani più importanti d’Italia non è certamente un caso da parte di Arcigay, la quale – spiega Forza Nuova attraverso un comunicato – è stata attenta a scegliere anche una data molto particolare per i fedeli, il 30 giugno, data simbolo nella quale vengono ricordati i primi martiri del cristianesimo condannati a torture incredibili da Nerone solo perché cristiani».

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