Reggina, servirebbe un ”mea culpa” da parte di tutti


La Reggina non sa più vincere, il brutto pensiero del play-out sta divenendo una concreta realtà.
Quella contro il Monopoli è stata l’ennesima sconfitta per gli amaranto, la sesta con esattezza. La Reggina adesso vede il baratro, e il play-out è sempre più vicino. Tre punti dividono gli amaranto dalla zona rossa, insieme alla Paganese che di punti ne ha ventisette, mentre gli amaranto sono bloccati a quota ventinove. La sconfitta di domenica è stata l’ennesima figuraccia; una brutta figura per una squadra che sta deludendo rispetto a quello che aveva dimostrato ad inizio campionato. Il “Granillo” non è rimasto contento della beffa, l’ennesima, ed a fine partita ha urlato a chiara ed alta voce “Maurizi dimettiti!”. Ma  siamo sicuri che le colpe siano tutte del tecnico? I cambi poco azzeccati possono essere una colpa, ma per l’altro 50%, in campo scendono i calciatori, scendono gli uomini. In queste occasioni che si dovrebbe usare il condizionale, perché in alcune prestazioni gli uomini in campo ci sono solo fisicamente, ma non mentalmente. Non si sa quale sia la causa di questa débâcle,  ma sicuramente tutti dovrebbero fare un mea culpa, ricordandosi di rappresentare una città ed una maglia prima ancora che una società. Una salvezza tranquilla è stato l’obiettivo primario già da inizio stagione, ma le prestazioni fantasma non erano state messe in considerazione. Un’utopia, considerando il gioco che la squadra aveva mostrato le prime giornate di campionato. D’accordo che molti elementi importanti sono andati via a Gennaio, ma impossibile credere che tutto il resto della rosa abbia dimenticato come si gioca a calcio. Intanto né la società né i calciatori si prendono le proprie responsabilità. L’unico, il più criticato e fischiato, Agenore Maurizi, è l’unico che si presenta sempre in sala stampa, prendendosi sempre tutte le colpe. Inutile sottolineare che il gesto è da apprezzare, considerando che è evidente le colpe non siano tutte sue. Alla fine del campionato manca davvero poco, la chiarezza su ciò che sta accadendo sarà sicuramente fatta alla fine di tutto. Ma bisognerà salvarsi l’ultima giornata o addirittura disputare il play-out per fare chiarezza?
Foto: Andrea Rosito

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