Sesso orale: le origini e la ricorrenza della pratica


Il sesso orale; una pratica usata fin dall’antichità

Quando si parla di sesso orale, ancora oggi, molti tendono ad essere categorici sull’argomento. Ma questa pratica veniva usata già in tempi non sospetti. Nelle epoche in cui la balneazione era costume sociale diffuso, il sesso orale era ben accettato. Nel corso dei secoli le varie civiltà hanno poi considerato diversamente il sesso orale. I greci la consideravano una pratica esclusivamente per gli omosessuali e, nella loro civiltà, l’omosessualità era ben accettata. Molte infatti sono le testimonianze del passato, tramandate a noi attraverso raffigurazioni sui vari reperti, che dimostrano coppie di uomini o donne. Nell’Antica Romagna il sesso orale era invece considerato come una sottomissione. I romani, al contrario, ripudiavano la pratica; considerata un’introduzione delle Lesbo. Nella loro civiltà l’omosessualità non era ben accettata, ma vista quasi come una maledizione. Nel Medioevo venivano considerati “atti impuri” tutte quelle pratiche legate al sesso, e quindi non tollerate. Nelle epoche più moderne il sesso orale è stato usato spesso come accusa per distruggere il nemico. I Nazisti e Comunisti accusavano infatti il nemico di “atti impuri” per isolare socialmente e revocare dalla carica i nemici più temuti. Al giorno d’oggi è stata addirittura creata la “giornata del sesso orale”, celebrata il 14 Marzo, insieme alla “giornata delle bistecche”. Questa giornata nasce come protesta a S.Valentino, il 14 Febbraio tutti gli uomini si impegnano per far contente le proprie partner, ed un mese dopo saranno le partner stesse a restituire il favore. Facendo buon sesso orale e mangiando una bistecca.

 

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