Trascinava la mamma con il guinzaglio: arrestato 21enne


Emarginazione, umiliazioni, violenze verbali e fisiche. Su queste hanno fatto luce i poliziotti di Imperia che hanno arrestato il giovane sanremese di 21 anni con l’accusa di aver segregato e maltrattato la propria madre per ben otto anni. Il ragazzo infatti, come ricostruito dalla polizia, spesso obbligava la madre ad indossare il guinzaglio, trascinandola con il collare indossato e facendola scivolare sul pavimento. Questo “gioco” perverso andava avanti anche per mezz’ora, fino a quando la madre, esausta e sul punto di soffocare, veniva liberata. Una realtà che si ripeteva quasi quotidianamente, che vedeva spettatori attoniti e passivi il padre, che dormiva sul furgone da lavoro per ridurre al minimo i contatti col figlio, e la sorella, che non osava dire niente perché terrorizzata. Anche i vicini, spaventati, evitavano di riconoscere il dramma che si consumava in quella casa. Interpellati più volte dalle forze dell’ordine, i coniugi avevano sempre negato di essere maltrattati. Dal 2013 al 2017 il ragazzo ha inoltre trascorso il suo tempo tra carceri e comunità di recupero, ma una volta dimesso dalle strutture riabilitative e tornato a casa, aveva ripreso a maltrattare la madre. Solo dopo essere stata bersaglio dell’ennesimo gesto feroce del ragazzo, tale da procurarle la rottura di una costola, la donna ha trovato il coraggio di denunciare tutto alla polizia. Esasperata e desiderosa di riprendersi la propria vita, agli inizi dello scorso febbraio la donna si è rivolta agli assistenti sociali e al Centro antiviolenza di Imperia, che hanno accolto la donna e la figlia in una comunità. Nei giorni scorsi, il giovane è stato quindi arrestato per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni ed estorsione. Nel corso della perquisizione dell’appartamento, i poliziotti hanno trovato anche trecento grammi di marijuana. Gli agenti lo hanno arrestato anche per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

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