Foggia, ko con il Cittadella e sogno play-off che sfuma. Stroppa: “Abbiamo altre quattro partite e non molliamo. Complimenti al Cittadella, dispiace per come l’abbiamo persa”


Il Foggia non passa allo Stadio Tombolato e ritorna con i piedi per terra: contro il Cittadella finisce 3-1 con il sogno play-off ormai sempre più lontano.
La partita inizia con una novità nella squadra di Stroppa dove tra i pali, al posto di Guarna, c’è Noppert al suo esordio assoluto nel campionato italiano. Ritorna invece titolare Matteo Rubin in una partita dal sapore speciale: nato a Bassano del Grappa, il terzino rossonero è cresciuto proprio nelle giovanili del Cittadella prima di approdare nel 2007 al Torino e fare il suo primo esordio in Serie A a soli 19 anni. Anche se partito con il suo solito furore agonistico non è però un Foggia brillante, colpito dal tris dei padroni di casa servito tutto nella ripresa. La partita la sblocca proprio Kouamé che, dopo un mese e mezzo senza goal, sperava di tornare a segnare proprio con il Foggia e… così è stato! I rossoneri decidono di pareggiare i conti al 64’ con Deli ma la felicità dura solo 70 secondi e subito Schenetti riporta in vantaggio il Cittadella. La ciliegina sulla torta arriva al 76’ con un delizioso assist di Kouamé per Luca Vido che chiude la partita e assicura tre punti importanti ai biancazzurri, pronti ormai a giocarsi i play-off. Nel post-partita è poi intervenuto in conferenza stampa l’allenatore rossonero Giovanni Stroppa che ha commentato la pesante sconfitta:
“Abbiamo perso uno scontro diretto importante ma non molliamo perché ci sono altre quattro partite da giocare e proveremo a vincerle tutte, fino alla fine. Il Cittadella ha meritato di vincere, dispiace per come l’abbiamo persa. Nel primo tempo abbiamo fatto una buona prestazione, purtroppo il goal preso ingenuamente ha cambiato la partita facendone cominciare un’altra. Ho provato a giocarmela con tre punte, il Cittadella è brava a verticalizzare sempre, fa un gioco diverso rispetto al nostro e vanno fatti i complimenti alla società e all’allenatore per quello che stanno facendo.”

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