Inter, Spalletti: “Ora la squadra mi piace di più. Da qui alla fine con entusiasmo e mentalità”


Dopo il pareggio a reti bianche nel derby, l’Inter si appresta ad affrontare il Torino. Mister Spalletti ha analizzato così la vigilia della partita contro l’ex Mazzarri:

A otto giornate dalla fine quanto crede possa essere decisiva l’ultima gara contro la Lazio? – “Non ci penso quanto possa esserlo. Il mio pensiero è che tutte le squadre avranno qualcosa da risolvere. Tutte dovranno giocare”.

Come si è allenato Karamoh: troverà più spazio nel finale? – “Yann sta bene e si allena bene. In effetti avrei potuto impiegarlo maggiormente. Le sue doti, con qualche grado di temperatura in più, potranno certamente tornare utili. Il suo uno-contro-uno è cattivo e secco. Ti fulmina. Ora che me lo fate notare, ci farò un pensierino”.

Ci sono tre avversarie per un posto in Champions: quale aspetto potrebbe incidere più degli altri? – “Non ce n’è solo uno, ma svariati. Noi abbiamo sempre cercato di non avere una strada libera davanti, ma piuttosto la forza per mettere da parte gli ostacoli. Continueremo a ragionare così, abbiamo tante potenzialità. Attenzione adesso ai diffidati. Le insidie comunque ci sono per tutti. Oltre alla condizione fisica, serviranno mentalità nel proporre il proprio calcio, entusiasmo e conoscenza di quello che è il percorso da fare. Bisognerebbe non disperdere le qualità”.

Cosa vi siete detti con Icardi dopo il derby? – “Nulla, non vado a rimarcare con nessuno. Non danno mai meriti. Casomai è meglio evidenziare le cose belle. Dopo tutte quelle che ha fatto Mauro in questo campionato, sarebbe stato brutto da parte mia criticare qualcosa”.

A proposito di porta inviolata, che test può essere Belotti? – “Un buon test, ma anche Iago Falque ha un piede eccezionale. E poi c’è pure Ljajic. È un giocatore Belotti che ha la stoffa del bomber. Lavoreremo singolarmente per prendergli le misure. Di attaccanti forti ne abbiamo già affrontati tanti”.

Miranda come sta? – “L’ho convocato, può giocare, ma va valutato con attenzione nelle prossime ore”.

Cosa è cambiato in difesa nelle ultime settimane? – “È tutta la squadra ad essere cresciuta. Se gli altri reparti funzionano, anche la difesa funziona e cresce. Loro hanno trovato la soluzione e per questo trova beneficio anche il portiere. Il risultato può essere determinato dal campione, ma il gruppo e il dominio della squadra fa sempre la differenza”.

Riecco Mazzarri dopo dieci anni: lo ha trovato diverso nell’analisi del suo Torino? – “Mi sembra sia in un momento di ricerca del consolidamento e dell’atteggiamento, oltre che della miglior tattica da proporre. Walter è un allenatore internazionale, ha fatto bene da diverse parti, sa il fatto suo. Non è facile prevedere il Torino di domani. Nelle ultime partite ha cambiato molto in termini tattici e di disposizione in campo. Bisognerà essere pronti ad aspettarsi cose diverse e saper essere bravi a sfruttare i pochi spazi che concederanno”.

Cosa non va fatto assolutamente da qui alla fine? – “Ripeto che quando si trova la cura, poi puoi scegliere se ricadere o meno. I calciatori stessi hanno trovato la soluzione, la capacità di reagire tenendo botta. Hanno trovato più duro del periodo duro, senza mai perdere la bussola, con il timone sempre ben saldo tra le mani, facendo però una serie di prove prima di ritrovare la rotta”.

A che punto è il progetto tecnico-tattico del club? – “Sono abbastanza contento, ora l’Inter mi piace di più. Ci provo gusto a lavorarci e a pensarmela per il futuro. Mi dà gioia. Non saprei dare percentuali, ma siamo una squadra finalmente totale nelle potenzialità evidenziate in campo. Il nostro è un gruppo che può ambire a fare qualcosa di importante, ma c’è ancora da migliorare. Ci abbiamo messo troppo a trovare quella qualità di cui si parlava, ma adesso c’è”.

La difesa funziona bene. Ora si aspetta una ulteriore crescita della linea mediana? – “C’è stata una ricerca nel costruire qualcosa in più per la finalizzazione. Questi centrocampisti che ce l’hanno nel dna devono porre più attenzione nell’andare in porta”.

Domani in campo gli ex potrebbero avere più motivazioni? – “Se troveranno maggiori stimoli perché sono degli ex, allora abbiamo contro tutta la Serie A. Le nostre armi dovranno essere ancora più massicce. Dobbiamo avere quella qualità e quella forza necessarie quando si affrontano gare del genere. Saremo pronti a qualsiasi proposta possano fare le menti dei nostri avversari”.

Il gol di Icardi nel derby era regolare… – “Mi sono segnato le parole di Rizzoli nell’ultima riunione. Accennò a un margine di tolleranza in cui sarebbe meglio far prevalere la decisione del campo. Per me vale quello e per questo non sto a commentare. Mi lascia perplesso il movimento di Mauro, ci sono molti dubbi. Bisognerebbe lasciare correre e verificare dopo. Dobbiamo comunque far si che i risultati dipendano da noi”.

Inizia una serie di gare difficili… – “Sì, ma è dall’inizio che sono difficili e ostiche. Contro il Torino, professionalmente e personalmente, ho sempre avuto difficoltà. Me lo raffiguro come il suo simbolo: muscolare e lottatore. Servirà affrontare bene la gara”.