Non basta un’Inter stoica a San Siro, i bianconeri vincono e mantengono il primato


Non è bastata una super prova dell’Inter per fermare la Juventus, che vince nei minuti finali e non senza polemiche, mantendendo il primato e allungando (momentaneamente) a +4 sul Napoli. Gara molto tesa sin dalle prime battute, con una Juventus più manovriera e l’Inter attendista.
I bianconeri insidiano la difesa nerazzurra con dei cross lunghi verso Mandzukic, abile a farsi trovare libero sul secondo palo per dialogare con i compagni. Un lampo, però, accende la Juventus: è quello di Douglas Costa che, servito da Cuadrado, fulmina Handanovic dopo un tocco decisivo di Candreva. Gol regolare anche a giudizio del Var (con Matuidi assolto da ogni “colpa”). Succede poco o nulla fino al quindicesimo, minuto più minuto meno, quando l’arbitro Orsato decide, dopo un consulto del Var, di espellere Vecino per un intervento su Mandzukic. Il direttore di gara, dopo aver già preso provvedimenti (ammonizione per il centrocampista nerazzurro), si rende protagonista di una decisione alquanto dubbia e manda sotto la doccia il nerazzurro. Inter costretta in dieci uomini per circa ottanta minuti. Peccato che non si renda protagonista anche nella distribuzione equa dei cartellini verso i bianconeri: di Pjanic e Barzargli i casi più eclatanti. Il bosniaco viene graziato per ben due volte, nonostante fosse già ammonito, così come Barzagli che a gamba tesa (alla Vecino, per intenderci) stende Icardi sulla trequarti. L’Inter tenta comunque la reazione, e ci prova con un siluro di Candreva da oltre 30 metri che rischia di sfondare la rete e che solo Buffon può smanacciare in corner.
La ripresa vede una Juventus in controllo, con un giro palla volto a far stancare i nerazzurri. Detta della grazia rivolta a Pjanic, l’Inter trova il pareggio con Icardi, di testa, da una punizione calciata da Cancelo. Nerazzurri rinvigoriti, quasi come in parità numerica, trovano il gol del sorpasso dopo una grande azione di Perisic che mette a sedere Cuadrado, palla filtrante al centro, con Barzagli che buca Buffon. L’Inter potrebbe addirittura trovare il terzo gol in contropiede ma, sul cross di Candreva, Icardi sfiora soltanto il pallone e tiene in vita la Juve. Juve che butta tutti i migliori nella mischia, da Bernardeschi a Dybala, e nel finale trova due gol in due minuti: prima un rimpallo fortunato buca Handanovic, poi Higuain servito da Dybala, di testa scrive il 3-2 finale.
Un’Inter stoica esce da San Siro sconfitta e delusa, e con un Icardi in lacrime, dopo una partita incredibile dal punto di vista del gioco e della solidità di squadra. Cambi, quelli di Spalletti, che forse hanno influito sul risultato, ma difficile gestirli dopo una partita dispendiosa come quella di questa sera. La Juventus acciuffa i tre punti per i capelli e, dopo aver tremato, può godersi la vetta per un’altra settimana, mettendo nuovamente pressione al Napoli.
Resta l’arbitraggio dell’arbitro Orsato che molti dubbi lascia su questa partita: decisioni “azzardate” e sensibilità innata quelle dell’arbitro di Schio. A qualcuno sarà piaciuto (vedi Pjanic), ad altri proprio no.

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