Terme di Stabia, altro flop: gara di vendita delle strutture sportive deserta


Castellammare di Stabia. Flop per i bandi che prevedevano la vendita delle strutture sportive non strumentali al termalismo e di proprietà della Sint. La società partecipata del comune aveva bandito lo scorso marzo la cessione dei due beni considerati non strumentali al termalismo e rimasti in possesso della società. Fino alla scadenza, il 23 aprile, nessun privato ha chiesto di visionare i beni e non è pervenuta nessuna proposta di acquisto. Quindi si concludono con un nulla di fatto le due vendite per le quali era stato previsto un incasso di almeno 2milioni di euro. L’area campi da tennis che si estende per 8500 metri quadri all’interno del Parco Idropinico del complesso partiva da una base d’asta di 1milione e 10mila euro. Attualmente la struttura è in fitto ad un’associazione e lo sarà fino al 31 dicembre 2020, stessa cosa per l’area sportiva di viale delle Puglie che al suo interno ha la pista di pattinaggio ed il pallone geodetico ed è in fitto al comune fino al 2022. “Sebbene i bandi di vendita siano andati deserti – commenta Biagio Vanacore presidente della Sint – il nostro obiettivo resta la manifestazione di interesse che scadrà in prima fase il 15 maggio prossimo. Il nostro sguardo è verso il progetto complessivo che – conclude – riporterà il termalismo a Castellammare”. Nei prossimi giorni si riunirà l’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio 2017, l’anno scorso si era chiuso l’esercizio con una perdita di 1milione ed 800mila euro per Sint. Quest’anno si dovranno aggiungere i soldi delle vendite, i debiti in aumento per tasse e tributi vari e anche verso Palazzo Farnese che ha pagato per conto di Sint la rata del mutuo al Monte Paschi di Siena di 800mila euro.