I pensieri di ADL: Juve, Orsato, Var e il velato attacco a Sarri. Forse era meglio tacere


In tanti aspettavano le parole di Aurelio De Laurentiis dopo le polemiche arbitrali di San Siro. Ma nessuno si aspettava questa confusione mediatica dopo la conferenza stampa organizzata ieri per i pochi fortunati, come piace a lui. Ne ha dette tante il presidente, e in tanti hanno riportato dichiarazioni diverse. Si passa dal difendere gli arbitri “gli errori di Orsato non hanno condizionato il campionato, la verità è che il Napoli è arrivato stanco a questo finale di stagione”, per poi scagliarsi contro il sistema affermando che “la sudditanza nei confronti della Juventus c’è ancora, e Calciopoli è stata fin troppo benevola con i bianconeri”. Senza dimenticare il discorso VAR: “Senza alcuni errori al monitor avremmo qualche punto in più e la classifica sarebbe sicuramente diversa”.
Ma allora gli arbitri hanno condizionato o no l’esito del campionato? Queste dichiarazioni riportate da alcuni colleghi hanno mandato in estrema confusione i tifosi del Napoli, i quali non riescono a capire da che parte sia il loro presidente. Ma fin qui si può discutere all’infinito, i pensieri contorti di De Laurentiis sono ormai famosi e i supporters azzurri sono ormai abituati a queste uscite alquanto strane.
Però, oltre ai temi arbitri e Juventus toccato nella conferenza “tra amici”, anche il tema Sarri è stato trattato dal presidente ADL. “Sarri vorrei restasse, ma se dovesse decidere di andare via ce ne faremo una ragione”. Dichiarazione giusta, per un capo di una società che deve prima pensare ai propri interessi e poi a tutto il resto. C’è un però: De Laurentiis oltre la frasetta di circostanza ha anche attaccato il proprio allenatore in modo velato, prima affermando che la propria squadra sia arrivata stanca nel rush finale e poi menzionando i famosi cambi, accusando Sarri di non aver fatto girare la rosa in modo adeguato. Ed è per questo che quasi tutto il tifo azzurro è insorto nei confronti di ADL.
L’idea di De Laurentiis va certamente rispettata, ma c’è da fare un appunto al presidente. I tanto acclamati ricambi avrebbero cambiato qualcosa? I vari Ounas, Giaccherini fino a gennaio, Machach arrivato nel mercato di riparazione cosa avrebbero potuto dare alla causa? La risposta è no. Perché la differenza a partita in corso la fanno i campioni come Dybala, Douglas Costa o Bernardeschi. Quindi al posto di attaccare un allenatore come Maurizio Sarri, il buon Aurelio dovrebbe ogni tanto fare un mea culpa per i tanti fallimenti in sede di mercato e comprare alternative dello stesso livello ai vari Insigne e Mertens, e sicuramente il tecnico toscano durante un match, girandosi verso la sua panchina avrebbe trovato qualcosa di interessante. Non è uno scagliarsi contro ADL ma questa volta ha sbagliato più delle altre volte. Ovviamente anche Sarri ha alcuni limiti gestionali, questo è ovvio stiamo parlando comunque di un allenatore esordiente nel grande calcio. Ma da tre anni a questa parte, chi veramente non merita di essere criticato è quell’uomo vestito sempre con la tuta e un filtro di sigaretta tra le labbra, il quale è riuscito a valorizzare un gruppo demotivato dopo la gestione Benitez e solo grazie a lui le eventuali cessioni frutteranno tanti milioni nelle casse o tasche di DeLa.
Aspettavano tutti che il presidente uscisse allo scoperto, ma come al solito invece di aiutare l’ambiente e parlare in modo adeguato finisce sempre col peggiore le cose. Voto “10” alla comunicazione del presidente, complimenti.

,