La Castellammare turistica che accoglie gli stranieri tra degrado e striscioni contro la camorra: Benvenuti a Stabia


Castellammare di Stabia. Aiuole incolte, un lungomare prato, le Terme chiuse, le fonti vietate, la stradina che conduce agli scavi sempre più discarica , vivibilità sotto lo zero. E’ questa la città turistica che non riesce a fare il paio con la vicina Napoli (anche la scorsa settimana regina delle presenze e meta preferita tra le città del Sud). Turismo e rilancio del territorio le due parole che ritornano nei programmi degli aspiranti sindaci e che però restano parole a partire dall’immagine. A ricordare al turista che sceglie Castellammare, come meta di vacanza o solo come area di “sosta” per spostarsi in penisola o nella vicina Pompei, cosa è la città ci pensa un grande striscione a caratteri cubitali con su scritto “NO ALLA CAMORRA”. Campeggia lo striscione su una delle strade principali dello struscio cittadino. Una presa di coscienza che sta li a testimoniare una lotta che fa pero’ a pugni con la città che si vuol far diventare la “sorella” italiana della francese Nizza.

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