“La Notte del Maestro”: grazie di tutto Andrea Pirlo


Ricordi. Quanti ricordi in una sola notte. Una notte dedicata ad un grandissimo giocatore e un grandissimo uomo: Andrea Pirlo, il maestro. Una partita che ha visto protagonisti campioni del Mondo, campioni di tutto. Campioni nella vita.
La notte del Maestro, così è stato definito questo evento. E un Maestro non poteva che avere una platea d’eccellenza: San Siro, la scala del calcio, il tempio. Uno stadio pieno, colmo di tifosi di tutta Italia felici e rumorosi come in una finale di Coppa del Mondo o di Champions League. Pirlo in una sola notte ha unito Milan, Inter, Juve, Lazio, Roma, Atalanta, Fiorentina, Napoli. Tutte le tifoserie, questa sera, erano unite nel segno di Andrea. Amato da tutti, ammirato dal mondo. Il calcio questa sera ha perso tanto, e probabilmente, anzi sicuramente non nascerà più un calciatore come lui, con la sua classe, con il suo tocco, con il suo calcio, con la sua testa, con la sua voglia di vincere e di dimostrare al pianeta di essere il migliore.
Ritornando alla partita delle stelle, il risultato finale è stato di 7-7. Giusto così. Bianchi contro Blu, uniti tutti dall’amicizia con Pirlo. Le giocate di questa sera non si vedono in Serie A da quando queste Leggende hanno appeso le scarpette al chiodo. Il gol di Shevchenko, le giocate di Cassano, i cross di Cafù e Serginho, lo show di Vieri dopo una rete, la tripletta di Inzaghi(sempre il solito), la classe di Del Piero e gli assist di Totti. Nomi che solo a leggerli fanno riempire gli occhi di lacrime. Nomi che ricordano il Mondiale del 2006, brividi e nostalgia, mai come in questo periodo che il Mondiale in Russia lo vedremo da casa. Con gente del genere non sarebbe mai successo. Con Pirlo a dirigire il gioco, la nazionale Italiana non avrebbe mai fatto una figura del genere. Quel Mondiale tedesco con il primo gol azzurro della competizione, con gli assist a Materazzi e a quella genialata per Grosso, il rigore realizzato in finale. La corsa con Cannavaro per la vittoria. Resterà tutto impresso nella memoria di tutti gli italiani.
La serata si conclude con un qualcosa che definirlo suggestivo è riduttivo: Pirlo viene sostituito da Pirlo. Andrea lascia il campo per far posto a Nicolò. Un cambio generazionale. Gioia per il cuore. Grazie, Maestro. Il calcio ha ancora bisogno di te, ora più che mai. Il Calcio ha ancora bisogno di un maestro come si deve. Un maestro eccezionale.

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