Sono almeno 65 le vite salvate grazie all’intervento tempestivo di droni “civili” impiegati in operazioni di emergenza. E’ il dato che emerge da un’indagine commissionata dalla DJI, colosso cinese produttore di droni per uso civile. Il rapporto dal titolo “Più vite salvate: Un anno di droni in tutto il mondo” può essere consultato cliccando qui. Secondo i dati raccolti i droni che salvano le vite sono una realtà sempre più affermata e il loro utilizzo ha permesso ai primi soccorritori un’assistenza più rapida e completa in situazioni di emergenza e grande difficoltà. Il rapporto ha rilevato che i droni hanno sganciato boe a nuotatori in difficoltà in Australia e Brasile, individuato vittime a causa di assideramenti in Inghilterra ed America e trovato persone disperse.
“I droni consentono ai soccorritori di trovare persone scomparse, fornire cibo e giubbotti di salvataggio, ridurre i tempi di ricerca e risposta da ore a minuti” – dichiara Brendan Schulman, Vice Presidente di Dji per la politica e gli affari legali. “Quando leggi e regolamenti consentono alle agenzie di pubblica sicurezza di dispiegare facilmente i droni, i soccorritori sono in grado di risparmiare tempo e denaro, proteggere il loro personale e, soprattutto, salvare le persone dal pericolo”.