“Operazioni stazioni sicure”: controlli straordinari e due arresti per rapina della Polfer


Il Compartimento Polizia Ferroviaria per la Campania, attuando un dispositivo disposto dal Servizio Polizia Ferroviaria su scala nazionale la cosiddetta ‘Operazione stazioni sicure’ ha attuato, nella giornata di ieri, controlli straordinari in ambito stazione su persone sospette, venditori ambulanti, passeggeri e bagagli, prestando attenzione al flusso di pendolari, viaggiatori e studenti in tutte le stazioni della Campania. Tali servizi sono stati effettuati con il concorso degli uomini della Questura di Napoli: Unità Cinofile, Unità Operativa Pronto Intervento (Uopi) ed equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Campania. Sono stati utilizzati anche i metal detector. I dispositivi di servizio approntati hanno permesso di conseguire i seguenti risultati: 914 persone identificate, 330 bagagli a seguito di viaggiatori controllati, 2 persone arrestate, 5 persone denunciate per violenza e minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale, per detenzione di sostanza stupefacente, per inottemperanza all’ordine di lasciare il territorio italiano. E’ stato inoltre effettuato un sequestro amministrativo di merce venduta abusivamente e 1 sequestro penale di sostanza stupefacente. In totale sono stati 26 i treni scortati.
Nell’ambito dei servizi sono stati sottoposti a fermo della polizia giudiziaria Ciro Laposta e Luca Malerba, napoletani di anni  33  e 25 anni, per rapina in concorso.
I due, all’esterno della Stazione di Napoli Centrale, hanno rapinato un ventenne campano: dopo avergli chiesto insistentemente dei soldi adducendo il loro stato di bisogno, lo avevano convinto ad acquistare dei calzini e, nel momento in cui il giovane aveva preso il portafogli per pagare, gli avevano sottratto cento euro minacciando di dargli una coltellata se avesse denunciato il fatto. Il giovane nonostante ciò ha denunciato i fatti descrivendo i due malfattori che, individuati dagli uomini della Polfer e riconosciuti dal denunciante sono stati trasferiti alla casa circondariale di Poggioreale e dopo la convalida del fermo, posti agli arresti domiciliari in attesa del giudizio.

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