Ordinanza nei confronti del Boss Tortora ed affiliati: gestivano lo spaccio nei vesuviani


Questa mattina, gli agenti del commissariato di PS San Giuseppe Vesuviano, unitamente a personale della Squadra Mobile di Napoli e con l’ausilio di agenti del Nucleo Prevenzione Campania, dava esecuzione all’Ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere del Tribunale di Napoli emessa in data 24.05.2018 in relazione ad un procedimento penale a seguito dell’ordinanza eseguita nel maggio 2015 della Procura della Repubblica presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti di Patrizio Tortora 48enne di San Giuseppe Vesuviano, capo e promotore dell’organizzazione; Nunzio Casillo 54enne di San Giuseppe Vesuviano, soprannominato “O’ Scialone” attualmente già detenuto in carcere per altri reati; Giuseppe Mascolo 29enne originario di Benevento, soprannominato “Compariello”; Gaetano Ferraro soprannominato “Zazà”, 48enne di San Giuseppe Vesuviano (NA); Gennaro Malafronte 40enne originario di Pompei, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Gli arresti odierni scaturiscono da un’indagine condotta da personale della Squadra Investigativa del commissariato di P.S. San Giuseppe Vesuviano che, sulla scorta di indagine delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, è riuscito a debellare una pericolosa organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti, nello specifico cocaina, guidata da Patrizio TORTORA, operante sotto il controllo del sodalizio criminale dei ” Fabbrocino ” ma con propria struttura autonoma. Il complesso delle emergenze investigative nei confronti delle suddette persone che nello sviluppo dell’attività investigativa sono via via risultate attivamente coinvolte in attività di approvvigionamento e successivo smercio di sostanza stupefacente del tipo cocaina, sono stati avvalorati da una serie di riscontri documentali, tra cui la predisposizione di mirati servizi di osservazione ed appostamento nonché da attività di sequestro di sostanza stupefacente. L’indagine ha consentito di provare l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, avente base operativa nel Comune di Terzigno e nei Comuni limitrofi capeggiata dal Tortora, dedita ad attività di vendita di sostanza stupefacente attraverso un fitta rete di spacciatori