Pompei, altra scoperta choc a Civita Giuliana: ritrovata una sagoma di un cavallo


Sotto la guida del direttore generale del Parco Archeologico, Massimo Osanna, che ha sperimentato con successo la riproposizione della tecnica dei calchi, ideata dall’archeologo Giuseppe Fiorelli proprio a Pompei, è riemersa la sagoma di un cavallo. Una straordinaria scoperta avvenuta nell’area di Civita Giuliana, fuori le mura del sito archeologico, dove erano stati intercettati dei cunicoli clandestini utilizzati per trafugare i preziosi reperti antichi.
I lavori per individuare questi passaggi segreti illecitamente realizzati dai trafugatori di antichità, sono stati effettuati grazie all’operazione congiunta del Parco Archeologico di Pompei con la Procura della Repubblica di Torre Annunziata e gli investigatori del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, collaborati dal Comando Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata, che stavano già indagando su queste attività criminali sin dallo scorso agosto. La scoperta del “cavallo” di Civita Giuliana e del suo “cavaliere”, un nobile patrizio che poteva consentirsi un animale di “alto rango”, e i cui resti sono stati rinvenuti in una tomba situata nella stessa area, non sono gli unici reperti presentati questa mattina dall’intero staff che ha lavorato alle ricerche. Le eccezionali scoperte riaccendono l’entusiasmo dei ricercatori che lavorano non più solo alla tutela della città sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., ma anche a nuovi scavi con strumenti tecnologicamente avanzati. Infatti, pur non avendo finora raggiunto la certezza che il calco emerso dai lavori sia davvero quello di un cavallo – potrebbe infatti trattarsi di altro equino – le dimensioni considerevoli dell’animale, per l’epoca, suggeriscono l’esistenza di individui altamente selezionati nell’area di Pompei nel 79 d.C.
L’intervento ha portato alla luce una serie di ambienti di servizio di una grande villa suburbana conservata in maniera eccezionale, dalla quale sono emersi anche diversi reperti (anfore, utensili da cucina, parte di un letto in legno di cui è stato possibile realizzare il calco).

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