Ruba una Fiat Panda, ricercato si nasconde in un armadio: preso


I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi, insieme ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, hanno tratto in arresto, per rapina a mano armata, porto e detenzione di arma comune da sparo, R.L., classe 1976 del luogo, ricercato poiché irreperibile in quanto colpito da un’ordinanza di ripristino della custodia in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi lo scorso 17 aprile. Nella serata del 30 aprile, a Brindisi, armato di pistola dopo aver minacciato tre persone tra cui il proprietario, si è impossessato di una Fiat Panda. Immediatamente la Centrale Operativa del Comando Provinciale, ha diramato le ricerche che hanno consentito alle pattuglie di individuare l’auto rapinata lasciata nel parcheggio di un condominio di Via Aleandro. Dalla descrizione fornita dalle vittime sui fatti e in relazione al luogo del rinvenimento, i militari hanno ipotizzato che l’autore della rapina fosse il ricercato R.L., il quale abitava nell’area. Pertanto, i Carabinieri nella tarda serata del 30 aprile hanno fatto irruzione nell’appartamento abitato dall’uomo, rintracciandolo all’interno dell’armadio della stanza da letto, nascosto tra i vestiti. Il soggetto nell’immediatezza ha ammesso le proprie responsabilità sulla rapina della vettura perpetrata poco prima.Nel corso della perquisizione i militari hanno rinvenuto una borsa a tracolla contenente una pistola modificata con canna idonea a sparare cartucce calibro 6.35 con caricatore con due cartucce del medesimo calibro, un paio di guanti in lattice di colore nero e le chiavi dell’autovettura rapinata. In un’altra camera, è stato rinvenuto un cappellino maculato simile a quello descritto dalle vittime nel corso della rapina, il tutto sottoposto a sequestro. L’arrestato, già sottoposto agli arresti domiciliari per il reato di estorsione commesso a Catania nel giugno 2014, si era allontanato dal luogo di espiazione della misura cautelare senza la prescritta autorizzazione, e pertanto il Tribunale gli aveva ripristinato la misura cautelare in carcere a cui si era sottratto. R.L., dopo le formalità di rito, è stato trasferito nella Casa Circondariale di Brindisi.

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